Thales Chieti: ci sarebbe un acquirente. La novità è emersa nel corso del tavolo presso il Ministero dello Sviluppo economico.
Thales Chieti: ci sarebbe un acquirente. Una delle ipotesi al vaglio dell’incontro svoltosi ieri presso il Ministero dello Sviluppo economico al quale hanno partecipato il vice presidente della Regione Abruzzo con delega alle attività produttive Giovanni Lolli e i sindacati , sia nazionali che abruzzesi, e le rappresentanze sindacali di Firenze ,dove si trova un altro insediamento produttivo della Thales, che si sono confrontati con il management dell’azienda francese. La prossima riunione si terrà il 29 febbraio e il vice presidente Lolli chiederà che siano presenti anche dirigenti francesi della società transalpina e che il Governo italiano ci metta la faccia e si impegni ad interloquire con il management della multinazionale e a trovare soluzioni per un settore strategico che è quello della Difesa. Intanto i 98 dipendenti sono ancora con il fiato sospeso e la spada di Damocle della chiusura incombe sullo stabilimento teatino. La multinazionale, specializzata in tecnologie avanzate nel settore della Comunicazione e in particolare alle attività della difesa , è intenzionata a dedicarsi ad altre attività e a creare una nuova società satellite per gestire il progetto “Star mille” , la cosiddetta radio del soldato. I vertici aziendali dell’insediamento che ha sede a Chieti Scalo, durante l’incontro a Roma, hanno lasciato intendere che l’attività di messa a punto dei prodotti radio utilizzati dall’Esercito potrebbe essere ceduta per metà all’azienda malese Sapura. I sindacati hanno ribadito che vogliono che sia salvaguardato il sito di Chieti. La vertenza prosegue su posizioni diametralmente opposte e l’azienda non sembra disposta a trattare ma , secondo i sindacati, ha già preso le proprie decisioni. Il vice presidente Lolli è determinato a portare la vertenza su un tavolo decisionale e chiede al Governo Renzi di salvaguardare un settore strategico per l’economia nazionale .
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