Ieri summit in Provincia, a Chieti, voluto dalla Regione Abruzzo e in particolare dal vice presidente Lolli, per la Thales di Chieti. L’Abruzzo invia un documento al Governo.
Il documento chiede “un confronto urgente con il Governo per una positiva soluzione che permetta il mantenimento e il potenziamento del polo tecnologico teatino rappresentato dal sito Thales, esempio di successo da oltre 40 anni di piena integrazione tra il mondo industriale e quello accademico.” I lavoratori dello stabilimento teatino leader in sistemi destinati alla Difesa, stanno proseguendo l’occupazione della fabbrica contro lo smantellamento del sito, dopo l’annuncio dell’azienda di voler trasferire le maestranze a Firenze e di voler vendere lo stabilimento teatino. Lolli ha chiamato a raccolta, a Chieti, l’Abruzzo che conta per il settore della ricerca, dell’università e dell’industria che fa innovazione, perché, ha detto il vice presidente della Regione, se “Thales Chieti sparirà, non saranno solo i 96 lavoratori a rimetterci, ma tutta la regione”. Oltre ai lavoratori e ai sindacati, hanno preso parte all’incontro di ieri anche i tre rettori delle università abruzzesi e il mondo della politica, con, tra gli altri, il sindaco Di Primio e della ricerca. Tutto l’abruzzo si stringe attorno alla Thales con il documento sottoscritto all’unanimità e diretto al Governo per salvare il sito teatino e il patrimonio di professionalità ed esperienza acquisito in 40 anni di attività.