Tortoreto: appelli per Cavatassi

Appelli a Tortoreto per Denis Cavatassi, arrestato in Thailandia nel marzo del 2011 con l’accusa di essere il mandante dell’omicidio del suo socio in affari Luciano Butti.

L’imprenditore di Tortoreto è in attesa della decisione della Corte Suprema thailandese dopo che i due precedenti gradi di giudizio che lo condannano alla pena di morte. Parenti ed amici di Cavatassi si augurano che l’ultimo grado possa sancire la sua assoluzione, dopo anni di calvario.

La sentenza definitiva, per l’unico italiano al mondo su cui pende una condanna a morte, dovrebbe giungere al massimo entro la fine dell’anno. Sono stati diversi gli appelli della famiglia alla politica ma anche da tutta della comunità tortoretana che non crede assolutamente alla sua colpevolezza.

“Nessun movente, nessuna prova, nessuna testimonianza a carico” ha più volte dichiarato la famiglia di Denis Cavatassi sottolineando l’amicizia che legava l’imprenditore alla vittima, tanto che nei giorni che hanno preceduto all’omicidio Cavatassi avrebbe dovuto testimoniare in favore di Butti nella causa di divorzio dalla moglie tedesca.

La famiglia di Cavatassi ringrazia le autorità italiane, in particolare l’ambasciatore a Bangkok Lorenzo Galanti e l’onorevole Fico per la loro vicinanza, e che spera che Cavatassi sia definitivamente scagionato dalle accuse per le quali rischia la pena capitale.

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