Nuova assemblea dei lavoratori della Betafence di Tortoreto, questa volta alla presenza di Roberto Benaglia, leader nazionale della Fim Cisl.
I 155 lavoratori e tutto il territorio sono in mobilitazione dal mese di luglio dopo che l’azienda, leader mondiale nelle recinzioni metalliche e sistemi di sicurezza, durante una presentazione sulla situazione del gruppo, con una slide annunciò la chiusura del sito abruzzese. I sindacati e i lavoratori a stretto giro prenderanno parte a un nuovo tavolo al Mise, dove la proprietà si è impegnata a portare il reale quadro economico dell’azienda di Tortoreto.
Per il leader dei metalmeccanici quella di Betafence è una scelta che non trova ragioni industriali, visto che si tratta di un’azienda che ha sempre prodotto utili, come dimostrano il fatturato medio di circa 40 milioni di euro e il margine operativo lordo che ai proprietari ha fruttato circa 20 milioni nell’ultimo quinquennio, oltre a una professionalità altissima dei lavoratori e al fatto che l’assenteismo è al di sotto della media nazionale.
Roberto Benaglia, segretario nazionale Fim Cisl: “Quella dell’azienda per noi è una scelta inaccettabile, dettata da logiche finanziarie di cui ignoriamo la vera natura e su cui invitiamo il fondo private equity Carlyle, guidato in Europa dall’italiano Marco De Benedetti, che controlla il Gruppo, a fare una marcia indietro. Si tratta di una scelta scellerata che non tiene conto delle professionalità e della produttività del sito della Val Vibrata, un’eccellenza del settore, e su cui ci aspettiamo, una marcia indietro da parte del Gruppo. Bisogna aprire un tavolo di trattativa che ridia prospettiva al sito abruzzese.”