Sulla vertenza alla Betafence di Tortoreto si è svolta, a distanza di sei settimane, la terza riunione del tavolo ministeriale.
Incontro avvenuto in videoconferenza a cui hanno partecipato i rappresentanti dell’azienda, delle organizzazioni sindacali, dei ministeri dello Sviluppo economico e del Lavoro, di Invitalia e delle istituzioni locali. Nell’interlocuzione l’azienda, ha annunciato l’intenzione di voler ridimensionare lo stabilimento di Tortoreto, investendo esclusivamente in una linea produttiva e chiudendo le altre attuali linee presenti, mantenendo sostanzialmente i licenziamenti per una parte consistente dell’attuale forza lavoro presente. Il MiSe ha ribadito di non essere disponibile a erogare sostegni economici a fronte di un piano che preveda licenziamenti per il sito di Tortoreto, concludendo che il tavolo verrà riconvocato quando l’azienda presenterà un piano sostenibile e condivisibile tra le parti. Una gestione dell’incontro che però non è piaciuta ai sindacati. I lavoratori, delusi e demoralizzati, hanno riattivato il picchetto fisso e indetto due scioperi: uno immediato, andato in scena durante il turno della notte scorsa, e un altro di otto ore fissato per lunedì mattina, dove verrà fatto il punto sulla vertenza e ma anche decise le azioni da intraprendere.
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