Devono rispondere di omicidio colposo e lesioni personali colpose le tre persone ritenute dalla Procura responsabili della morte di Annarita Basile.
La donna venne travolta dall’esplosione causata da una fuga di gas, lo scorso 2 agosto, in un garage in contrada Versante al bosco, a Carpineto della Nora, dove si stavano confezionando bottiglie di pomodoro. Successivi accertamenti da parte dei tecnici dimostrarono che a provocare la fuga di gas era stata una manopola difettosa, è bastata una scintilla, poi, per dare sfogo ad una violenta esplosione che investì la vittima, uccidendola sul colpo, e ferì gravemente anche la proprietaria del garage ed una delle due figlie. A chiusura delle indagini la Pm della Procura di Pescara Anna Rita Mantini, ha chiesto il rinvio a giudizio per la stessa proprietaria del garage Adelina Scena di 69 anni e per le due figlie Cinzia Petrocco di 47 e Sonia Petrocco di 49 anni. Secondo l’accusa avrebbero agito con imprudenza, utilizzando un impianto Gpl esterno artigianalmente connesso ad un fornello da campeggio sprovvista di Conformità. Annarita Basile, 61 anni, morì dopo 13 giorni di atroci sofferenze provocate dalle gravissimi ustioni riportate, in un centro specializzato a Brindisi.