Inferno sulla A14: per la Cna Fita la vigilanza sui cantieri va affidata alle Pubbliche Autorità.
«Purtroppo è la cronaca di un disastro annunciato. Ed è forse il caso, per questo, di prevedere che nei prossimi mesi il controllo dei cantieri venga affidato alle Pubbliche Autorità».
Questo il duro commento di Luciana Ferrone, presidente di Cna Fita Abruzzo, all’indomani del terribile incidente avvenuto nel tratto marchigiano-abruzzese dell’autostrada A14 Adriatica: incidente che è costato la vita a due autotrasportatori di Cepagatti e Jesi, ha provocato diversi feriti e l’interruzione per ore del traffico con disagi gravissimi per gli utenti.
«E’ ormai sotto gli occhi di tutti – aggiunge – l’inadeguatezza di un’arteria diventata obsoleta, con due corsie per ogni senso di marcia che non garantiscono più fluidità del traffico e tempi decenti di percorrenza per merci e persone. Problemi antichi, cui oggi si sommano pure i rallentamenti provocati da lavori di manutenzione in ritardo di anni. Da tempo – prosegue Ferrone – abbiamo sollevato in varie sedi e con tutte le parti in causa, dal ministero dei Trasporti al gestore dell’arteria, ma pure di fronte all’opinione pubblica e sui mezzi di comunicazione, i problemi di sicurezza legati ai lavori di manutenzione straordinaria in corso lungo i viadotti e dentro le gallerie, che provocano continui cambi e restringimenti di carreggiata. Proprio uno dei tanti cantieri disseminati lungo questo tratto, stando almeno alle ricostruzioni che leggiamo, sarebbe la causa del tamponamento a catena di mezzi pesanti che ha provocato l’incidente».