Il pm della Procura della Repubblica di Teramo Francesca Zani ha aperto un fascicolo per incendio e morte come conseguenza di altro delitto (per ora contro ignoti) e l’autopsia stabilirà se Dritan Cobo è morto intossicato dal fumo o per le conseguenze della colluttazione con il figlio nella loro abitazione di Civitella del Tronto.
Si inizia a fare luce sulla tragedia avvenuta ieri nel casolare nella frazione di Lucignano a Civitella del Tronto dove il 47enne di origine albanese, che da circa 20 anni viveva in Italia, è morto dopo aver appiccato il fuoco, con la benzina, alla casa in cui viveva con la moglie e quattro figli.
Sembra che l’uomo, descritto da alcuni come un padre-padrone, abbia atteso che i familiari si addormentassero, nel piano superiore dell’abitazione, e sia andato nel soggiorno, abbia cosparso le pareti e un divano di benzina ed abbia appiccato l’incendio. In poco tempo si è generata una folta coltre di fumo che ha svegliato uno dei figli, il primogenito di 20 anni, il quale ha allertato la madre e i fratelli. Quando sono scesi tutti al piano inferiore per mettersi in salvo hanno trovato Dritan Cobo davanti alla porta e sembra che l’uomo volesse impedire loro di uscire.
Sarebbe nata una colluttazione, un parapiglia generale, tutti contro il padre per cercare di scappare dalle fiamme e poi la zuffa sarebbe continuata anche all’esterno dove il 47enne si è accasciato a terra ed è morto.
Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco che hanno spento il rogo scongiurando che raggiungesse l’adiacente locale cucina dove era installata una bombola di gpl. Sono arrivate anche tre ambulanze e i Carabinieri di Civitella del Tronto. Tutti i familiari della vittima sono rimasti intossicati e trasportati all’ospedale di Sant’Omero. La moglie C.K., di 37 anni, appena ha appreso la notizia della morte del marito, ha accusato un malore che ne ha reso necessario il ricovero mentre i suoi figli di 5, 17, 19 e 20 anni, dopo le prime cure, sono stati dimessi. Pare che ci fossero litigi continui e che in passato, nel 2014 e nel 2016, fossero anche intervenuti i Carabinieri in quel casolare che si trova a confine con il territorio del comune di Campli.
L’Amministrazione comunale, guidata sindaco Cristina Di Pietro, si sta occupando della famiglia per farla ospitare da una struttura alberghiera mentre i servizi sociali prenderanno in carico i due minorenni. Dritan Cobo oltre a lavorare in una legnaia faceva l’agricoltore e l’allevatore e ora si pone anche il problema degli animali della sua aia.