Al via, ieri, con la prima udienza preliminare, il lungo percorso processuale legato alla tragedia dell’Hotel Rigopiano del gennaio del 2017. Udienza rinviata al 27 settembre.
E’ stata rinviata al prossimo 27 settembre l’udienza davanti al gup del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, riguardante l’inchiesta principale sulla tragedia dell’Hotel Rigopiano di Farindola (Pescara), travolto il 18 gennaio 2017 da una valanga che provoco’ 29 morti. Il rinvio e’ necessario per consentire ai difensori degli imputati di esaminare le circa 110 richieste di costituzione di parte civile presentate oggi. Oltre ai familiari delle vittime e ai superstiti della tragedia, hanno presentato richiesta anche il Codacons e l’associazione Cittadinanzattiva. Presenti in aula i familiari delle vittime, che indossano magliette bianche con le foto dei loro cari e la scritta: “Rigopiano 29 angeli”.
Dei 40 indagati, 25 sono quelli per i quali il Gup Gianluca Sarandrea dovrà esprimersi per l’eventuale rinvio a giudizio, sugli altri, tra cui ben tre presidenti di Regione, il 16 ottobre il giudice dovrà decidere riguardo all’opposizione all’archiviazione chiesta dalla stessa Procura per la parte dell’inchiesta riguardante la mancata realizzazione della Carta Valanghe. C’è poi un terzo filone, anche questo non meno delicato, relativo al ritardo dei soccorsi.
L’inchiesta madre, però, quella per la quale il Procuratore Capo Massimiliano Serpi ed il Sostituto Procuratore Andrea Papalia ipotizzano i reati più gravi e cioè disastro colposo, omicidio plurimo colposo, lesioni plurime colpose, abuso d’ufficio e falso ideologico, si concentra su 25 posizioni riconducibili a ben 4 enti, ci sono dirigenti della Prefettura e della Regione, ma anche la Provincia ed il Comune di Farindola. Tra gli indagati l’ex presidente della Provincia Antonio Di Marco, il sindaco di Farindola Ilario Lacchetta, l’ex prefetto di Pescara Francesco Provolo, il responsabile della Gran Sasso Resort Bruno Di Tommaso, la stessa società Gran Sasso Resort come persona giuridica, il comandante della Polizia Provinciale Giulio Honorati ed altri tra dirigenti e funzionari.
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