Sono in corso verifiche da parte del personale della Guardia Costiera di Giulianova sull’imbarcazione che potrebbe aver travolto Mario D’Eustacchio, l’uomo trovato morto a pelo d’acqua dalle parti della Torre di Cerrano.
Smentita categoricamente dagli inquirenti la notizia circa l’individuazione di una motopesca per la quale sarebbe già scattato il sequestro. Nel tratto di mare dove è avvenuto l’incidente, fanno sapere dalla Direzione Marittima di Pescara, possono navigare o scafi da diporto o piccole imbarcazioni da pesca. In base alle poche testimonianze raccolte si stanno effettuando verifiche su un paio d’imbarcazioni che hanno transitato in zona nelle ore antecedenti al ritrovamento del corpo del povero Mario D’Eustacchio. Intanto l’autopsia non sarà disposta prima di domani quando il corpo sarà trasferito all’ospedale di Teramo. Mario D’Eustacchio, 63 anni, molto conosciuto a Silvi dove il fratello Enzo è proprietario di una vongolara, aveva deciso, come suo solito, farsi una lunga nuotata nel tardo pomeriggio. Il suo corpo, a pelo d’acqua, è stato notato da un pescatore che ha dato subito l’allarme. All’inizio si è pensato ad un malore, ma quando gli uomini della Guardia Costiera di Giulianova lo hanno issato a bordo si sono accorti di alcune profonde ferite sul capo e su altre parti del corpo, da qui l’ipotesi che possa essere stato investito dall’elica di un’imbarcazione, tuttavia solo l’esito dell’autopsia potrà accertare la causa della morte. In ogni caso il Sostituto Procuratore di Teramo Greta Aloisi ha aperto un fascicolo con l’ipotesi di omicidio colposo e solo domani darà incarico al medico legale Giuseppe Sciarra per l’esame autoptico.