Tragedia Rigopiano: per la Procura i soccorsi sono stati tempestivi, lo ha precisato all’Ansa il Procuratore Aggiunto Cristina Tedeschini.
Si sarebbero dovuti tenere oggi gli interrogatori ai sei indagati nell’inchiesta sulla tragedia dell’Hotel Rigopiano, ma a causa dello sciopero degli avvocati, l’appuntamento é slittato alla prossima settimana. Il Procuratore Aggiunto Cristina Tedeschini, tuttavia, ha colto l’occasione per fare alcune precisazioni in merito alle polemiche sui messaggi inviati dal telefonino di una delle vittime, Paola Tommasini, dai quali si evince sia morta due giorni dopo che la valanga ha travolto il resort. La Tedeschini risponde così alle domande del collega dell’Ansa Luca Prosperi:
“I soccorsi hanno consentito di recuperare 11 persone vive, quindi sono stati, allo stato della nostra indagine, assolutamente tempestivi, perché 11 persone le hanno trovate in tempo. Una persona era ricercata fin dal giorno 19, è morta il giorno dopo e l’hanno trovata il giorno 23 perché lo stato dei luoghi era assolutamente catastrofico e in alcun modo somigliante alle carte, alle piante e a tutte le indicazioni logistiche che erano a disposizione delle persone che cercavano. Trovo che sia veramente privo di senso continuare a criticare la fase dei soccorsi – aggiunge Tedeschini – Secondo l’autopsia c’è una persona che è rimasta viva ed era viva quando sono iniziate le ricerche, perchè i soccorsi sono stati operativi sul luogo a partire dal giorno 19. Questa persona è morta all’incirca il giorno 20 ed è stata trovata il giorno 23: il supposto ritardo dei soccorsi, che dovrebbe essere al massimo di un’ora e mezza, non è in grado di influire sul decesso di questa persona”.