Trasporto pubblico: sciopero e disagi in Abruzzo

Disagi in Abruzzo per gli utenti del trasporto pubblico locale a causa dello sciopero nazionale di quattro ore degli autoferrotranvieri

Hanno aderito le segreterie regionali di Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Faisa Cisal e Ugl Autoferro. La società regionale di trasporti Tua ha soppresso cinque treni, mentre per quanto riguarda gli autobus mancano corse in arrivo e in partenza nelle fasce orarie comprese tra le 8:30 e le 12:30. A Pescara in particolare al terminal dei bus si segnalano utenti in attesa con la speranza di trovare un mezzo guidato da chi non ha aderito all’astensione lavorativa. Alla base della mobilitazione il mancato rinnovo del contratto collettivo nazionale di lavoro.

Sono stati soppressi i treni Tua 23910 Termoli (p. 8.35)-Pescara C.le (a. 9.50); 23911 Pescara C.le (p. 11.05)-Termoli (a. 12.20); 23935 Pescara C.le (p. 10.40)-Roma Tib. (a. 13.55); 23904 – Roma Tib. (p. 18.16)-Pescara C.le (a. 21.39); 106 Lanciano (p. 10.43)-S. Vito/L. (a. 10.56). Ecco gli orari dello sciopero nel dettaglio per i vari vettori abruzzesi per quanto riguarda il personale viaggiante, di stazione e delle biglietterie. Ama: 9-13; Tua: 8.30-12.30; Di Fonzo: 9-13; Napoleone: 9-13; La Panoramica: 9-12 e 15/16; Cerella: 9-13; Satam: 9-13; Baltour: 9-13; Tessitore: 9-13; Di Giacomo Angelo Domenico: 9-13; Centro turistico del Gran Sasso: ultime quattro ore del turno; tutte le altre aziende abruzzesi Tpl: 9-13; Sangritana: ultime quattro ore del turno.

Per quanto riguarda invece il personale a terra l’astensione lavorativa è riferita alle ultime quattro ore del turno. A causa delle modalità dell’astensione lavorativa, la ripresa del servizio immediatamente dopo lo sciopero potrebbe non essere assicurata.

La trattativa per il rinnovo del Ccnl Autoferrotranvieri Internavigatori (Mobilità Tpl) si è interrotta a causa dell’atteggiamento dilatatorio e non costruttivo delle associazioni datoriali. A riferirlo sono i rappresentanti sindacali Filt Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti e Faisa Cisal, spiegando le ragioni che hanno portato a indire uno sciopero di quattro ore.

“Alle proposte sindacali tese a realizzare condizioni lavorative utili a concretizzare gli obiettivi di sviluppo previsti dal Pnrr e a garantire un servizio pubblico in linea con le necessità della cittadinanza – fanno presente i sindacati – le associazioni datoriali hanno risposto riproponendo modelli gestionali anacronistici, perdendo l’opportunità di contribuire alla necessaria trasformazione del trasporto pubblico locale anche in termini di sostenibilità economica, sociale ed ambientale”.

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Gigliola Edmondo: