UniCredit sostiene la Comunità di Sant’Egidio nel lancio del Progetto Emergenza Covid 2.0. L’iniziativa prevede interventi di contrasto allo scivolamento in povertà assoluta della popolazione più colpita dagli effetti economici e sociali dell’emergenza sanitaria e in stato di povertà o isolamento sociale.
Il progetto è destinato a supportare i senza dimora, gli anziani, i nuclei familiari in stato di povertà di 30 città e comuni di 15 Regioni, in particolare nelle aree periferiche delle maggiori città italiane. Il progetto prevede l’organizzazione di servizi di ascolto, orientamento (per inserimento abitativo e lavorativo) e consulenza presso i centri e le sedi di quartiere della Comunità di Sant’Egidio per 5.000 persone in stato di povertà. Inoltre, si prevede l’organizzazione di mense sociali, cene itineranti e distribuzione di generi di prima necessità con distribuzioni a 5.000 persone senza dimora in Italia e interventi di prima assistenza e distribuzione di generi di prima necessità forniti nei centri a 10.000 persone/nuclei familiari in stato di povertà. Si stima quindi di aiutare 20.000 persone in tutta Italia.
“In un momento così difficile per il nostro Paese – ha dichiarato Remo Taricani, Co-CEO Commercial Banking Italy di UniCredit – il nostro Gruppo sente la responsabilità e la necessità di fare la propria parte e dall’inizio della pandemia ci siamo attivati per supportare le comunità, i territori e le economie in cui siamo presenti. Il nostro sostegno all’iniziativa della Comunità di Sant’Egidio, ci consente di portare un aiuto immediato e concreto a fasce deboli della nostra popolazione che stanno affrontando un periodo particolarmente complesso”.
“In questi mesi di emergenza sanitaria e sociale, siamo stati accanto a tante persone fragili nelle strade e nelle periferie di numerose città italiane” – ha affermato l’amministratore della Comunità di Sant’Egidio Stefano Carmenati – . Grazie al contributo di UniCredit potremo allargare il nostro raggio di azione per raggiungere chi soffre maggiormente le conseguenze economiche della pandemia. Il Covid-19 ha rivelato come siano ancora più necessarie le reti di prossimità, per rispondere in maniera rapida ed efficace agli accresciuti bisogni e intercettare nuove domande” – ha concluso Carmenati.