In Abruzzo è attiva l’anagrafe vaccinale che consentirà ai genitori di presentare l’autocertificazione per iscrivere i figli a scuola mentre i dirigenti faranno le verifiche. L’assessore regionale Paolucci conferma che non ci saranno classi “ghetto” per i bimbi immunodepressi.
Per iscrivere i figli a scuola basterà l’autocertificazione dichiarando di aver adempiuto agli obblighi vaccinali. L’Abruzzo è tra le regioni che sono riuscite ad attivare l’anagrafe vaccinale che consentirà ai genitori di evitare le perdite di tempo per ottenere i certificati, e ai presidi di controllare se i bambini sono stati realmente vaccinati. I vaccini obbligatori sono dieci: anti-epatite B, anti-tetano, anti-poliomielite, anti- difterite+, anti-morbillo, anti-parotite, anti-rosolia, anti- pertosse, anti-haemophilus influenzae tipo B e anti- varicella.
L’autocertificazione non esonera dall’obbligo di vaccinare i propri bambini anche perché le scuole sono in grado di incrociare i dati in loro possesso con quelli del data base della Regione e chi certifica il falso rischia una multa e anche una denuncia penale. Il trasferimento dei dati alle scuole è stato completato nei giorni scorsi conferma al Tg8 l’assessore alla programmazione sanitaria Silvio Paolucci il quale ricorda che i dirigenti scolastici possono effettuare i controlli e decidere di rimandare a casa gli alunni che non sono in regola poiché il sistema sarà anche in grado di chiarire quanti studenti abruzzesi sono stati vaccinati e individuare anche coloro che non hanno completato il programma stabilito dalla legge. Il decreto Lorenzin resta in vigore fino al 2019 e con esso anche il divieto di frequentare gli asili nido e le scuole dell’infanzia per i bambini che non sono in regola mentre per i genitori degli alunni delle scuole primarie e secondarie fino a 16 anni sono previste sanzioni pecuniarie da 100 a 500 euro ma anche la denuncia in sede penale. Le verifiche serviranno a salvaguardare tutti i bambini e per quanto concerne gli immunodepressi l’assessore Paolucci assicura che non corrono rischi poichè la copertura vaccinale in Abruzzo si attesta intorno al 98% e che non saranno sicuramente create classi “ghetto” a loro riservate.