Valle Giumentina: anche un Docufilm sugli scavi archeologici che da anni, grazie all’Ecole Francaise de Rome, stanno portando grandi risultati.
Un’antica intuizione quella della presenza d’insediamenti risalenti a 600 mila anni fa. Negli anni ’50 il noto paleontologo Antonio Mario Radmilli, insieme al geologo francese Jean Demangeot, capì che in quella vasta ed incontaminata area della Valle Giumentina, a due passi dal borgo di Abateggio, nel cuore del Parco nazionale della Majella, si celava un tesoro inestimabile. Dopo 60 anni quel vecchio progetto é stato ripreso grazie all’intervento dell’Ecole Francaise de Rome e da sei anni, ormai, uno staff consolidato, composto prevalentemente da studenti transalpini, insieme ad istituzioni locali come la Provincia, l’archeoclub, il Museo delle Genti, la Fondazione PescaraAbruzzo, ma anche studiosi locali come il palinologo pescarese Fabio Fusco, si stanno facendo sconvolgenti scoperte in quell’area che testimoniano l’esistenza di una popolazione ben organizzata addirittura antecedente all’uomo di Neanderthal, oltre che di uno scenario naturalistico estremamente diverso, con la presenza anche di un grande lago, oggi scomparso. Numerosi i reperti raccolti su un fronte di scavo abbastanza ampio di circa 40 metro quadri . Su questa straordinaria esperienza che proseguirà ancora nei prossimi giorni sarà realizzato anche un Docufilm del regista francese Pierre Gaignard.
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