Valle Castellana: il cane scalatore avrà un nuovo padrone

La storia del cane scalatore, recuperato a Valle Castellana dai carabinieri forestali, ha commosso tutti. l’animale sarà presto adottato.

C’è già una lunga lista di persone disposte a prendersi cura del cane scalatore recuperato a Valle Castellana dai carabinieri forestali della stazione di Rocca Santa Maria. Un lagotto romagnolo senza microchip, dopo una serie di battute infruttuose ad alta quota tra la neve, è stato portato in salvo. Il veterinario della Asl di Teramo Nazareno Puccella al microfono del Tg8 racconta che il cane è stato sottoposto a trattamento antiparassitario sia interno che esterno e sono arrivate già delle richieste da parte di alcune persone che, dopo aver seguito su Facebook la storia a lieto fine segnalata dal parco nazionale Gran Sasso e Monti della Laga, sono desiderose di accogliere il cane che era stato fotografato lo scorso 4 febbraio da un escursionista che stava salendo sul Pizzo di Moscio a 2411 metri di altitudine. La foto, postata sul sito dell’ente parco, aveva fatto il giro dei social e subito erano stati lanciati appelli affinché si provvedesse a salvare il piccolo lagotto. In molti avevano tentato di cercare il cane, ma senza riuscirci, finché  i carabinieri forestali sono riusciti a raggiungere in quota il cagnolino. Essendo privo di microchip è  un “cane vagante” e quindi può essere dato in adozione.

NEL SERVIZIO DEL TG8 LE IMMAGINI DEL CANE SCALATORE E L’INTERVISTA AL VETERINARIO PUCCELLA:

 

Gigliola Edmondo: