Sequestrati centodieci chilogrammi di pesce, vongole e mitili, di dubbia provenienza e non tracciato, destinati alla vendita nel territorio del Vastese sono stati sequestrati.
La merce è stata trovata a bordo di un furgone alla cui guida c’era un uomo originario della Puglia che è stato fermato da una pattuglia autostradale della sottosezione Polizia Stradale di Vasto Sud. Dai controlli congiunti con il personale dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Vasto è emerso che la documentazione non era idonea a garantire la genuinità del prodotto ittico che è stato ispezionato dal servizio veterinario dell’Asl 02 Abruzzo è dichiarato non commestibile. Il pesce è stato, pertanto, destinato alla distruzione, mentre all’autista è stata comminata una sanzione di 1.500 euro per violazioni delle normative comunitarie e nazionali in materia di tracciabilità.
Il comandante dell’Ufficio circondariale Marititmo di Vasto, tenente di vascello Lorenzo Bruni, annuncia che “Le indagini proseguiranno per individuare la provenienza del pescato per impedire che sul mercato locale possa essere immesso che non permette all’acquirente di conoscere le necessarie informazioni sul prodotto che potrebbe essere dannoso per il consumo umano”.