A Vasto oggi il vice presidente del Csm Legnini, il sottosegretario Chiaravoli e il Procuratore Di Florio hanno ricordato i giudici Falcone e Borsellino.
Il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura Giovanni Legnini ha sottolineato l’importanza dell’evento insieme al sottosegretario alla Giustizia Federica Chiavaroli e al procuratore della Repubblica di Vasto Giampiero Di Florio durante la tavola rotonda dal titolo “Falcone e Borsellino, la passione di una vita” ospitata dal Palazzo di Giustizia. Prima del convegno è stata scoperta una targa per ricordare che proprio in quei locali, dal 7 al 9 giugno 1991, i due magistrati, uccisi dalla mafia l’anno dopo, parteciparono al XXI congresso nazionale dell’Associazione Nazionale Magistrati.
Il vice presidente Legnini ha detto: “Questo convegno è un’occasione di grande valore perché quest’aula magna mette insieme studenti e rappresentanti delle istituzioni locali, della magistratura e dell’avvocatura, per riflettere sulla grande eredità di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino che ci hanno tramandato insegnamenti e indicazioni ancora oggi efficaci.Un’eredità che abbiamo ulteriormente rafforzato con la pubblicazione di due volumi che raccolgono gli atti del Csm di quella stagione così drammatica e così importante per il Paese”.
Il sottosegretario Chiavaroli ha affermato che “La mafia, dicevano Falcone e Borsellino, ha più paura delle scuole che dei tribunali, quindi la mafia ha più paura della diffusione della cultura della legalità e quindi questa è la strada giusta per combatterla”.
Il procuratore capo Di Florio ha aggiunto che “Il senso di percezione di insicurezza aumenta quotidianamente, dobbiamo rafforzare l’idea che noi siamo presidio della legalità, non solo in questo circondario, ma in tutta la regione” .