Vendemmia in Abruzzo: anticipata raccolta uve bianche a causa del gran caldo. “Occorre adeguarsi ai mutamenti climatici” dice al Tg8 l’enologo Brighigna.
Il gran caldo e la siccità di questa rovente estate in Abruzzo ha influito, inevitabilmente, anche sulla vendemmia. Anticipata di almeno due settimane la raccolta di uve bianche per preservare il grado di acidità fondamentale per garantire la qualità, si inizia con il Trebbiano e poi a seguire gli altri vitigni. Non dovrebbero esserci particolari problemi per il Montepulciano che ha caratteristiche di maggior resistenza.
“Il gran caldo ha certamente influito sulle nostre uve – ci spiega Riccardo Brighigna enologo delle Cantine Tollo – e la mancanza di precipitazioni ha causato la disidratazione di molte piante, per chi poteva ha assicurato un sistema d’irrigazione, ma ho comunque consigliato a molti di anticipare di almeno due settimane la raccolta per preservare quel grado di acidità fondamentale per garantire la qualità dei nostri vini. Certo é che non sarà una delle migliori vendemmie, su questo ci dobbiamo rassegnare, ma proviamo, almeno per i bianchi, a limitare i danni.”
Problemi anche per il Montepulciano?
“Il Montepulciano é un vitigno per natura più resistente anche ai cambiamenti climatici e per tradizione la vendemmia avviene più tardi rispetto ai bianchi, per cui non ci dovrebbero essere particolari problemi.”
Resta la questione dei cambiamenti del clima che rischiano di influire molto sulla qualità delle uve:
“Dobbiamo adeguarci chiaramente e studiare forme nuove d’intervento come hanno fatto da anni in Australia. Purtroppo sono mutamenti inevitabili con i quali dobbiamo fare i conti se vogliamo tutelare i nostri vitigni.”