Troppe richieste di verifiche post sisma, Curcio cambia la procedura per l’agibilità affidando la chiamata direttamente ai proprietari delle abitazioni danneggiate.
Saranno i proprietari degli immobili da controllare a chiamare i tecnici abilitati alle verifiche di agibilità, lo prevede la nuova ordinanza firmata dal capo della Protezione Civile Fabrizio Curcio. Dopo la pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale, che avverrà a breve, l’ordinanza diventerà operativa. La decisione di sospendere la procedura attualmente in vigore – che vede le squadre coordinate dalle strutture regionali e dal Dipartimento – presa in accordo con le regioni coinvolte, è motivata dal notevole aumento delle richieste di sopralluoghi arrivate dopo le scosse del 26 e del 30 ottobre. Il Dipartimento fa sapere che, se venisse mantenuta l’attuale procedura (definita dopo il terremoto del 24 agosto) non sarebbe possibile soddisfare le richieste in tempi ragionevoli, viste le squadre a disposizione della Dicomac e delle Regioni. La nuova ordinanza a chiamata diretta autorizzerà i tecnici professionisti iscritti agli ordini e ai collegi professionali a svolgere le verifiche Aedes (Agibilità e danno nell’emergenza sismica) sugli edifici privati dichiarati “non utilizzabili” secondo la scheda sintetica Fast, su diretta chiamata dei proprietari degli immobili. L’attività delle squadre regionali si concentrerà dunque sui sopralluoghi per le verifiche Fast mentre alcune squadre abilitate Aedes continueranno a lavorare sotto il coordinamento della Protezione Civile per i rilievi ad Amatrice, Accumuli e Arquata del Tronto. La nuova procedura non è ancora operativa poiché per ottenere il contributo previsto per la ristrutturazione è comunque necessaria la scheda Aedes, dunque occorrerà un ulteriore provvedimento del commissario straordinario Vasco Errani per disciplinare le modalità relative allo svolgimento di queste attività. Senza contare che le schede Aedes sono fondamentali per i Comuni per quantificare il numero di casette da ordinare.