Vertenza Intecs L’Aquila: corsa contro il tempo per i 68 ricercatori che tra poco più di due mesi saranno licenziati.
Lo scorso 20 settembre l’azienda ha annunciato la volontà di chiudere il sito aquilano mandando a casa i 68 dipendenti, scatenando la furente reazione non solo dei sindacati ma anche di tutte le istituzioni ai vari livelli, dalla Regione con il vice presidente Lolli, fino al Parlamento con la senatrice del Pd Pezzopane e il deputato dell’Mdp Gianni Melilla. Il prossimo 17 novembre ci sarà un tavolo di confronto convocato da Giovanni Lolli, tre giorni prima della riunione in Confindustria. L’incontro del 17, voluto da Lolli, é per verificare se ci possono essere margini di trattativa con l’azienda che al momento sembra essere irremovibile. Un comportamento inspiegabile, secondo i sindacati, visto che l’azienda gode di ottima salute. Sullo sfondo i progetti ancora fermi in Regione per ottenere i finanziamenti pubblici, ma su questo aspetto Lolli é stato molto chiaro, in caso di dismissione del sito aquilano verrebbero a cadere tutti i presupposti per partecipare a qualsiasi bando.