Incontro oggi presso l’assessorato regionale in Via Passolanciano a Pescara, tra i lavoratori abruzzesi di Mercatone Uno e l’assessore Mauro Febbo.
L’appuntamento concordato con le sigle sindacali Cgil-Cisl-Uil-Ugl ha il principale scopo di individuare, come recita la lettera di convocazione della Regione, una soluzione condivisa per gli addetti coinvolti. Ricordiamo che la Shernon Holding, il gruppo che ha acquisito oltre 50 punti vendita in tutta Italia della Mercatone Uno meno di un anno fa, è stata nei giorni scorsi dichiarata fallita ed ha provveduto a licenziare in blocco, senza preavviso, 1800 dipendenti che hanno, tra l’altro, appreso la notizia su facebook. In Abruzzo i dipendenti Mercatone Uno sono 105, distribuiti in tre punti vendita.
Oggi, come stabilito alcuni giorni fa, una delegazione di lavoratori e rappresentanti sindacali della Mercatone Uno ha incontrato l’assessore regionale Mauro Febbo. L’incontro si è svolto nella sede dell’assessorato, in via Passolanciano, a Pescara. Febbo ha assicurato ai lavoratori di avere già in atto un contatto diretto con il Ministero, allo scopo di premere sulla revoca del fallimento in modo da permettere l’accesso agli ammortizzatori sociali, al momento non attivati in quanto formalmente i lavoratori sono sospesi, non licenziati o posti in cassa integrazione.
Inoltre l’assessore ha aggiunto di avere già contattato l’Inps affinché si arrivi all’erogazione dei Tfr, in modo da consentire ai dipendenti una boccata d’ossigeno in termini economici, considerando oltretutto che l’ultimo stipendio percepito, nel mesi di aprile, era già dimezzato.
L”Emilia-Romagna inviterà l’Inps regionale e nazionale a pagare il Tfr dai lavoratori della Mercatone Uno maturato prima del passaggio alla gestione della Shernon Holding, società dichiarata fallita dal Tribunale di Milano, che, lo scorso anno, aveva rilevato il marchio dell’azienda imolese. La decisione della Regione è stata annunciata dall’assessore alle Attività produttive, Palma Costi, in un incontro con i sindacati e i rappresentanti dei Comuni sede di punti vendita tenuto per condividere azioni a supporto dei lavoratori coinvolti nella crisi della società: 450 in Emilia-Romagna e 1800 in Italia. La Regione, è stato sottolineato in una nota, continuerà a collaborare con i Comuni “per applicare tutti i possibili interventi sociali in questa fase di sospensione dei lavoratori, che sono privati priva di ogni forma di reddito o di ammortizzatore sociale. Al summit è stato inoltre riferito ai sindacati l’esito del vertice avuto dalla Regione lunedì scorso con le banche “firmatarie del Protocollo di anticipazione della cassa integrazione” in merito alla “richiesta di sospensione temporanea dei mutui e dei prestiti avanzata da Regione e Comuni: richiesta che è stata recepita dalle banche”.