Via De Gasperi a Pescara: manca la segnaletica orizzontale ed attraversare la strada, specie di sera, diventa molto pericoloso.
La denuncia da parte dell’Associazione “Pescara Mi Piace” che stamane ha dato una dimostrazione di come sia problematico per ogni pedone, in particolare per le persone anziane, attraversare all’altezza del sottopasso che collega a Via Gran Sasso. Mancano le strisce pedonali e, la sera, nemmeno una luce ad illuminare questo tratto:
height=315“Una situazione che va avanti da questa estate – denuncia Berardino Fiorilli dell’Associazione Pescara Mi Piace – e ad oggi dall’Amministrazione Comunale non é arrivato nessun provvedimento. Questo é un tratto stradale molto importante per la città perchè collega il centro con la zona nord, ma anche con l’area dei Colli, per non parlare che da qui si raggiunge anche l’ospedale civile; ciò significa che il traffico é intenso e per i pedoni é praticamente impossibile attraversare la strada. Inutili le nostre innumerevoli sollecitazioni, torniamo a chiedere interventi urgenti, quanto meno, specie nelle ore serali, la presenza di una pattuglia della Polizia Municipale che consenta alle persone di passare da una parte all’altra in piena sicurezza.”
LA REPLICA DEL COMUNE:
L’assessore alla Mobilità Stefano Civitarese Matteucci e il vice sindaco e assessore ai lavori pubblici Enzo Del Vecchio in una nota spiegano che:
“Già in sede di presentazione del Piano triennale dei lavori pubblici avevamo evidenziato che gli interventi a favore della mobilità ciclabile non sarebbero stati limitati al relativo capitolo di bilancio, fissato in 750 mila euro per i tre anni, ma che si sarebbe fanno uso, seppur indiretto, di altre risorse provenienti dal quello degli interventi di manutenzione, di cui la città ha un ordinario bisogno. E così faremo, nei limiti degli attuali assetti infrastrutturali, ogni qual volta se ne presenterà l’occasione, soprattutto per adempiere ad una norma nazionale da troppo tempo disattesa a cui come Amministrazione intendiamo invece aderire. Si tratta della L. 336/98: “Norme per il finanziamento della mobilità ciclistica”, che in particolare all’art. 10, comma 2, recita: “Gli enti proprietari delle strade provvedono altresì, in caso di manutenzione straordinaria della sede stradale, a realizzare percorsi ciclabili adiacenti purché realizzati in conformità ai programmi pluriennali degli enti locali, salvo comprovati problemi di sicurezza”. E ci apprestiamo a fare ciò in via De Gasperi, asse stradale di circa 300 mt, particolarmente trafficato non solo da automobili e bus, ma anche dalle due ruote per le quali ad oggi vi è solo uno spazio, che sarà quanto prima riqualificato, che corre in promiscuità con i pedoni e in doppio senso di marcia lungo il muro della ferrovia. Lungo questa via stanno per essere ultimati i lavori di manutenzione straordinaria per la realizzazione della rete delle acque bianche e la sede stradale con il rifacimento della pavimentazione stradale in asfalto e della relativa segnaletica. Trattandosi di lavori straordinari si provvederà quindi alla individuazione di uno spazio riservato al transito delle biciclette. In questa fase, approfittando della presenza del cantiere, sarà realizzata una pista ciclabile in corsia riservata, ricavata dalla carreggiata stradale, con senso di marcia sud-nord posta a destra rispetto alla corsia riservata ai veicoli a motore, con elemento di separazione costituito da striscia di delimitazione longitudinale. Per garantire una fruizione “sociale” della pista, quindi la possibilità di essere percorsa da due ciclisti affiancati, ma anche per consentire il sorpasso da parte del ciclista “lepre” rispetto a quello “tartaruga”, la pista avrà una ampiezza superiore di 50 cm rispetto a quella prevista dalla normativa vigente, e quindi di 2 mt comprese le strisce di margine, invece di 1,50 mt. Con tale intervento, e dove possibile, si intende dare anche il segno di un nuovo approccio al sistema urbano cicloviario, in quanto non solo sistema di collegamento tra i vari luoghi della città ma soprattutto spazio di “accompagnamento reciproco” lungo i percorsi, ma anche di tutela in caso di presenza di minori, e di incontro tra coloro che scelgono la bicicletta come mezzo alternativo di trasporto. Alcuni elementi di conflittualità e criticità, in particolare in corrispondenza delle fermate degli autobus, sia lato mare che lato monte, saranno oggetto di un ulteriore intervento attraverso la definizione di soluzioni da studiare con i responsabili di TUA, azienda ovviamente sensibile ai temi della mobilità sostenibile. Questo asse cicloviario si inserisce, inoltre, in un sistema generale organizzativo della mobilità urbana a cui l’Amministrazione sta dedicando particolare attenzione, a partire dal progetto “Bici-in-rete” che, oltre alla ipotesi di prolungamento della pista ciclabile di Via D’Annunzio fin dentro l’area di risulta della stazione e viceversa, vedrà arricchirsi il ventaglio delle nuove opzioni viarie “sostenibili” con un nuovo elemento funzionale presto realizzato lungo via L. Muzii, per collegare la pista ciclabile della cd Strada Parco con quella di via R. Margherita”.