Il presidente della Provincia di Teramo Diego Di Bonaventura lancia un appello alle istituzioni sui guard rail non a norma e chiede che si trovino soluzioni per evitare disagi sulla statale 16 .
Dopo il sequestro di guardrail non a norma sull’autostrada A14, nell’ambito dell’inchiesta della Procura della Repubblica di Avellino, il presidente della Provincia di Teramo Diego Di Bonaventura chiama in causa il Ministero, la società Autostrade e l’Autorità giudiziaria affinchè trovino una soluzione.
Di Bonaventura afferma: “Non si può paralizzare il Paese. L’ultimo provvedimento di sequestro dell’Autorità giudiziaria, quello del viadotto Ss 150, comporterà il transito a una sola corsia sul tratto autostradale tra gli svincoli ‘Teramo-Giulianova-Mosciano’ e ‘Roseto’ e la conseguente chiusura della stazione di Roseto in uscita per chi proviene da Ancona e in entrata per chi è diretto verso Ancona.
Code e disagi saranno il meno buona parte del traffico pesante e anche di quello leggero si riverserà sulla statale 16, attraversando centri abitati con aumento inaccettabile dei livelli di inquinamento e del rischio di incidenti. Un problema come questo non può essere risolto sequestrando: il Governo, la Società Autostrade e, se necessario, anche l’Autorità giudiziaria, si siedano e concertino un piano e un cronoprogramma per la sostituzione dei guardrail incriminati. Non dovrebbe essere così complicato il dialogo fra poteri dello Stato.
La seconda dorsale più importante del Paese paralizzata per la mancanza di assunzioni di responsabilità di chi, per dovere d’ufficio e compiti istituzionali, i problemi deve risolverli. Noi siamo ‘solo’ piccoli amministratori di provincia, ma francamente non crediamo che sostituire delle barriere sia un’impresa titanica tale da giustificare questi vuoti decisionali che stanno massacrando l’immagine del Paese e le fragili economie dei territori”.