Viale Marconi a Pescara, il Pd segnala altre criticità

Il trasporto pubblico in sede protetta su Viale Marconi a Pescara non protegge nessuno. Il PD rimarca ancora criticità

Al Tg8 il consigliere regionale del Partito Democratico Antonio Blasioli afferma che «È paradossale che proprio gli autisti dei mezzi pubblici debbano commettere infrazioni al codice della strada in quanto mancano gli impianti semaforici».

Il progetto è stato finanziato con i fondi del Por Fesr Abruzzo 2014-2020, l’Asse VII “Sviluppo Urbano Sostenibile”- Sus e all’Autorità Urbana Pescara sono stati assegnati 6 milioni 9mila euro.

Blasioni ricorda che «A questi fondi, a seguito delle modifiche che hanno stravolto il precedente progetto che era costituito di tre corsie più parcheggi e ciclabile, l’Amministrazione Masci ha dovuto aggiungere ben 600 mila euro. La prima nota inviata agli organi di controllo il 13 gennaio 2023 non ha prodotto riscontri. Oggi intendiamo notificare una ulteriore nota che testimonia come il progetto che doveva entrare in funzione e garantire snellezza al traffico cittadino e il trasporto in sede protetta per gli autobus, in realtà non è entrato in funzione e neanche c’è la volontà che entri in funzione, visto che mancano gli impianti semaforici per i 3 incroci muniti di rotatoria: via Pepe, Via Spaventa e Via Mazzarino;
mentre, all’incrocio tra Via Tommaso da Celano e Via Corradino D’Ascanio, la rotatoria che c’era è stata rimossa e inserito un cordolo di separazione al fine di impedire la svolta a sinistra sia per chi viene da nord che per chi viene da sud.

Oggi c’è solo la predisposizione semaforica, già realizzata, ma mancano completamente gli impianti semaforici. Per questi impianti servirebbero circa 160 mila euro.

Nel bilancio 2023 del Comune di Pescara questi fondi non sono stati previsti e non è un caso che le rotatorie restino chiuse, costringendo il trasporto pubblico locale a impegnare le corsie riservate e ad oltrepassare la striscia continua (con responsabilità a totale carico degli autisti di TUA).

Ci chiediamo, dopo tutta questa spesa che sfiora un milione e 900mila euro e che doveva servire al trasporto pubblico in sede protetta, nonostante un aumento di 600mila euro, rispetto all’importo iniziale, come sia possibile avere una strada che costringe proprio il trasporto pubblico a sistematiche violazioni al codice della strada e che spesso causa, come nella giornate passate, ingorghi degli autobus più lunghi in prossimità di queste rotatorie più piccoline.

Vogliamo ricordare che attualmente sono funzionanti Piazza Unione (solo per i passaggi pedonali), Via Conte di Ruvo, Via Vittoria Colonna e Via Marino da Caramanico».

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