Tantissime iniziative organizzate oggi in Abruzzo per dire no alla violenza sulle donne. La Regione annuncia un monitoraggio ed azioni mirate.
Combattere la violenza sulle donne si può: lo hanno ribadito rappresentanti delle Istituzioni e delle associazioni che oggi hanno dato vita a numerose iniziative in Abruzzo, in occasione della giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne. I dati parlano di un aumento a livello regionale rispetto ad altre realtà della penisola. Al centro Ananke di Pescara, che questa mattina ha presentato i dati riguardanti l’attività svolta dall’associazione sul territorio, ogni anno si rivolgono circa 600 donne per chiedere aiuto. Sono vittime di violenze psicologiche, sessuali, economiche, fisiche e stalking. Situazioni complesse quelle denunciate in prevalenza da esponenti del gentil sesso di età compresa tra i 40 e i 49 anni. A rivolgersi ad Ananke sono anche donne tra i 18 e i 29 anni e over sessantenni. Ora trovano il coraggio di parlare e portare alla luce ciò che fino a qualche anno fa era tenuto nascosto. Per pudore, per paura o per amore. Si perchè le vittime troppo spesso amano i loro carnefici e sperano che cambino. La Regione Abruzzo avvierà un monitoraggio per analizzare il fenomeno in maniera ancora più dettagliata, ha annunciato l’assessore alle politiche sociali Marinella Sclocco, e intraprendere azioni mirate per dare risposte concrete alle richieste di aiuto.
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