Alle 8.00 di questa mattina circa l’arrivo da Wuhan del Boeing 767 del 14° stormo dell’Aeronautica Militare partito ieri sera da Wuhan con a bordo 60 italiani tra cui lo studente pescarese Lorenzo Di Berardino.
Trasferiti in largo anticipo all’aeroporto di Wuhan, i 60 italiani che vivevano nella città epicentro dell’epidemia da coronavirus, hanno dovuto, prima d’imbarcarsi, seguire un rigido protocollo costituito da uno screening sanitario. Atterrati all’aeroporto di Pratica di Mare, poi, saranno tutti trasferiti al Centro Olimpico della cittadella militare della Cecchignola dove rimarranno per 14 giorni di quarantena. Sull’aereo oltre all’equipaggio militare, anche uno staff sanitario composto da medici e infermieri. A tutti è stata misurata la temperatura, pressione e frequenza cardiaca. Stesso protocollo sarà effettuato appena i 60 italiani scenderanno dall’aereo, prima di essere trasferiti alla Cecchignola. In caso di esiti positivi delle analisi gli eventuali pazienti sospetti saranno immediatamente trasportati all’Istituto Spallanzani. Tra i 60 italiani sull’aereo, lo ricordiamo, anche lo studente pescarese Lorenzo Di Berardino. Si apprende che gli italiani a bordo sono esattamente 56 e che tra questi non è salito bordo un ragazzo di 20 anni in stato febbricitante.Sono iniziate le visite mediche per gli Italia appena arrivati all’aeroporto di Pratica di Mare da Wuhan. I 56 passeggeri, dopo esser sbarcati dal Boeing dell’Aeronautica, sono stati trasferiti con dei pulmini nell’area dove sono state allestite le tende di biocontenimento dove verrà effettuato lo screening sanitario. Gli accertamenti dovrebbero durare un paio d’ore. Successivamente, chi non avrà sintomi, verrà trasferito alla Cecchignola per i 14 giorni di quarantena. In caso contrario, scatteranno i protocolli sanitari previsti per il coronavirus e il passeggero verrà portato all’ospedale Spallanzani. Ha fatto in tempo a mandare solo un sms alla madre con su scritto ‘atterrati’. Per ora né Alessandra Genco né Giulio Di Berardino, genitori di Lorenzo, sono riusciti a parlare con il figlio che in mattinata è sbarcato con gli altri 56 dal volo di ritorno dalla Cina.
“Ma ieri pomeriggio siamo stati in videoconferenza con lui – spiega mamma Alessandra – perché era in giro per Wuhan con un’auto dell’organizzazione e Lorenzo ci spiegava che, malgrado la città fosse evidentemente svuotata, secondo lui si stava facendo troppo allarme. Ora siamo davanti alla Cecchignola in attesa di consegnare la valigia con dei cambi per lui, non abbiamo messo né salsicce né pecorino – chiude ridendo – perché la grande festa ci sarà solo quando sarà tornato a casa a Pescara”.
Intanto si sta procedendo al rafforzamento degli organici del personale medico nei porti e negli aeroporti italiani e sono allo studio misure finalizzate al controllo anche sui voli di transito indiretti dalla Cina. Sono alcune delle azioni, secondo quanto si apprende, sulle quali sta lavorando il ministero della Salute, la cui task-force per l’emergenza coronavirus si è riunita anche questa mattina.
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