A Pescara giornata di studio sulle infezioni, determinate da morsi e punture di zanzare e insetti. L’infettivologo Giustino Parruti ha spiegato quali azioni e comportamenti possono aiutare a prevenire malattie, che in alcuni casi, possono essere letali.
Medici specialisti in Malattie infettive, in Medicina Interna, Microbiologia e virologia, Igiene, Epidemiologia e Sanità Pubblica, Chirurghi di tutte le specialità, Neurochirurghi, medici di medicina generale e pediatri di libera scelta, veterinari, infermieri ed infermieri pediatrici, tecnici della Prevenzione, biologi e farmacisti chiamati al confronto a Pescara in occasione del convegno “Zanzare: un rischio per la salute. La Regione Abruzzo nella prevenzione e controllo delle arbovirosi”, ospitato dall’aula magna dell’ospedale “Santo Spirito”.
Obiettivo dell’evento ha spiegato Dalia Palmieri, componente del Comitato Scientifico del convegno è quello di “Informare gli operatori del settore sanitario e veterinario sulla specifica tematica e di promuovere, contestualmente con le Istituzioni e gli Enti locali e regionali, una rete di attività e collaborazioni multi-professionali in grado di garantire la tutela e la sicurezza della salute pubblica da rischi di possibili emergenze sanitari.
Nell’ultimo decennio, in Italia ed in Europa, si è assistito al progressivo aumento di casi umani importati ed autoctoni di alcune Arbovirosi, infezioni da Arbovirus (Arthropod Born Viruses) molto diffuse nel resto del mondo. Tra queste, quelle causate dai virus del Dengue, del Chikungunya e dello Zika, che sono trasmesse all’uomo tramite la puntura di zanzare antropofile del genere Aedes, risultano essere tra quelle maggiormente diffuse.
Altrettanto diffuse sono le infezioni determinate dai virus della West Nile e dell’Usutu, due Flavivirus endemici in molte regioni italiane il cui ciclo biologico implica principalmente zanzare ornitofiliche (soprattutto Culex spp.) ed alcune specie di uccelli selvatici che possono fungere da serbatoio ed amplificatore dell’infezione virale.
Spesso, attraverso i cosiddetti vettori-ponte, ovvero zanzare che compiono il pasto sia sugli uccelli che sui mammiferi, alcune specie come uomo e cavallo possono infettarsi manifestando anche forme neurologiche molto gravi. Una specie che riveste un ruolo importante nella trasmissione di arbovirosi in Italia è la Culex pipiens che rappresenta il vettore principale del West Nile e Usutu virus. È fondamentale, pertanto, anche a livello locale e regionale, condurre in maniera integrata un’adeguata sorveglianza veterinaria (animale ed entomologica) ed umana per l’individuazione precoce di casi singoli o focolai di arbovirosi ed una efficace lotta ai vettori responsabili della loro trasmissione”.
Il professore Giustino Parruti, direttore dell’Unità Operativa Complessa Malattie Infettive dell’ospedale di Pescara, consiglia di usare prodotti repellenti che tengano lontani insetti quando, soprattutto nel periodo estivo, si frequentano luoghi aperti, prati e giardini, di indossare abiti con maniche lunghe e pantaloni lunghi per evitare morsi e punture, soprattutto vicino a corsi d’acqua e in zone umide, e consiglia, inoltre, di non far stagnare acqua nei vasi delle piante su balconi, terrazze e giardini delle abitazioni per non richiamare insetti e zanzare.
Locandina Convegno Arbovirosi Asl Pescara 15 Novembre 2019
Il servizio del Tg8