La Zes si farà con Ancona e non si perderà altro tempo ha detto oggi il governatore d’Abruzzo Marco Marsilio, a Pescara, in occasione della firma della convenzione con l’Autorità di Sistema Portuale del Mare Adriatico Centrale.
Il documento è stato siglato dal presidente Marsilio e dal presidente dell’Autorità Portuale Rodolfo Giampieri alla presenza del presidente della Camera di Commercio di Chieti-Pescara Gennaro Strever il quale ha detto che la convenzione rappresenta un’occasione di sviluppo per tutto il territorio e l’economia abruzzese.
L’Abruzzo è una delle quattro regioni italiane che non ha ancora attivato la Zes, la zona economica speciale, che passa dalla convenzione con il porto di Ancona anche se il Ministero ha cambiato orientamento rispetto al passato indicando che è possibile l’attivazione della Zes anche in aree portuali al cui interno sono presenti porti classificati come ‘comprehensive’, come Civitavecchia, e non solo ‘core’, come Ancona”.
Il presidente Marco Marsilio ha ricordato che “Le Zes sono previste dal DL 91/2017, il Decreto Mezzogiorno, convertito con legge 123/2017, tra le misure finalizzate a richiamare nuovi investimenti nel Mezzogiorno permettendo così alle attività economiche ed imprenditoriali già operative e quelle che si insedieranno di beneficiare di speciali condizioni, in relazione alla natura incrementale degli investimenti e delle attività di sviluppo d’impresa; può essere costituita autonomamente da una Regione solo se dispone di un hub portuale nel quale transiti almeno un millesimo del traffico merci europeo e cioé 2.750.000 tonnellate (i porti abruzzesi nella loro totalità si fermano a 600.000)”.
Nell’ottobre del 2018 la Regione aveva annunciato la decisione di associarsi con l’area portuale di Ancona attraverso le reti TenT ribadendo che avere porti che funzionano e che sono collegati con le attività produttive su gomma e su ferro è decisivo per lo sviluppo di un sistema industriale come quello abruzzese.
Il deputato abruzzese Camillo D’Alessandro ricorda che ” Il Governo regionale di centrosinistra aveva puntato sui porti di Ortona e Vasto, già oggetto d’interventi strategici a valere sul Masterplan, e di perimetratre i 1700 ettari di Zes insistendo sulle zone retrostanti, laddove si è stratificato e consolidato il più grande agglomerato industriale regionale e cioè quello del basso Sangro e del vastese che assicura il 70-80% dell’export regionale, ed inserendo San Salvo con il suo autoporto, Atessa, Paglieta, Mozzagrogna, Fossacesia, Gissi, Monteodorisio e Cupello. In questa strategia, attraverso l’autoporto di Roseto si sarebbe guardato a nord, verso Ancona, lungo la dorsale adriatica. Una partita strategica per l’Abruzzo, che aveva portato ad inserire nella Zes anche l’aeroporto di Pescara, l’interporto di Manoppello, l’interporto di Avezzano, il nucleo industriale di Sulmona e quello di Carsoli-Oricola”.
Il nuovo esecutivo regionale, guidato dal presidente Marco Marsilio, aveva paventato l’opportunità di individuare Civitavecchia come Autorità di riferimento per i porti abruzzesi. L’allora ministro per il Sud Barbara Lezzi alla fine del marzo aveva spiegato che Regione Abruzzo avrebbe potuto proporre l’istituzione di una Zona economica speciale con un’altra Regione, “purché contigua” e individuando “una parte di territorio regionale che includa, a sua volta, almeno una porzione di un’area portuale”.
Zes, Andrea Catena per il PD Abruzzo: “Dichiarazione del Ministro Provenzano è opportunità che va colta”
A nome del Partito Democratico abruzzese Andrea Catena, componente dell’Assemblea nazionale del Pd, afferma che “La dichiarazione del Ministro per il Sud Giuseppe Provenzano sulla Zona Economica Speciale, rispondendo ad un’interrogazione di Camillo D’Alessandro, che apre alla possibilità di un collegamento con l’Autorità portuale di Civitavecchia senza che ciò comprometta la realizzazione della Zes in Abruzzo, è una novità importante che cambia completamento lo scenario ed apre un’opportunità preziosa per l’Abruzzo, ai fini del riconoscimento del corridoio Civitavecchia – Ortona dentro le nuove reti transeuropee mediterranee, dalla Catalogna alla Croazia, partita che si definirà a Bruxelles nei prossimi 24 mesi. Abbiamo lavorato con insistenza a questo risultato, il cui merito va innanzi tutto alle forze sociali, agli studiosi, agli amministratori che da tempo si sono mobilitati attorno a questo obiettivo.
Da ultimo, nell’incontro pubblico che si è svolto a Celano sabato 23 novembre con la partecipazione delle organizzazioni d’impresa e sindacali abruzzesi, abbiamo ribadito al ministro la nostra convinzione che bisognava dare attuazione all’intesa firmata dal Presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e dal Presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso il 20 ottobre 2016, e che la Zes poteva avere l’autorità portuale di Civitavecchia, porto compreso nelle reti ten T europee, come riferimento, in coerenza con la ‘trasversalità’ secondo cui essa era stata concepita fin dall’inizio, trovando da parte del Ministro ascolto ed interesse. A questo punto la palla passa al Presidente della Regione Marco Marsilio, al quale chiediamo di impegnarsi da subito affinché non sia persa questa ulteriore occasione.
La collaborazione con le vicine Marche e con Ancona va inserita in un quadro di più ampia cooperazione tra le regioni del centro Italia, ma ciò non può impedirci di metterci come Abruzzo da subito all’avanguardia di un progetto di trasversalità dei collegamenti con la sponda tirrenica, che vorrebbe dire anche una spinta importante allo sviluppo delle nostre aree interne. La Regione Abruzzo può aprire un’interlocuzione con il Ministero per verificare la possibilità di modificare la proposta di Zes, senza eccessivi aggravi di tempo nella procedura. Il Pd si attiverà da subito anche in Consiglio regionale, attraverso il suo Gruppo, affinché si riapra il confronto con le forze sociali e le comunità interessate, per definire in tempi rapidi una proposta che metta insieme l’esigenza di una rapida approvazione della Zes ed un disegno strategico per l’interesse dell’Abruzzo, che ci veda protagonisti delle future vie dello sviluppo”.