Farmaci salvavita introvabili, blitz dei Carabinieri del Nas nelle farmacie. Due Farmacie sospese elevate multe per circa 100 mila euro. Scoperto anche un farmacista abusivo.
In seguito a numerose telefonate di lamentela giunte al centralino dei Carabinieri del Nas da parte di utenti che lamentavano le continue difficoltà a reperire i farmaci salvavita in particolare nelle farmacie dei piccoli comuni del Teramano e del Pescarese. Inevitabili i disagi per raggiungere i comuni limitrofi. Le numerose segnalazioni fatte ai Carabinieri del Nas di Pescara da anziani e cittadini malati bisognosi di cure, hanno fatto scattare le verifiche: circa 100 le farmacie e i depositi ispezionati. Per una quarantina sono scattate segnalazioni al Servizio Farmaceutico Regionale e sanzioni, perché sprovviste di farmaci obbligatori, anche salvavita. Ad una farmacia del teramano, trovata sprovvista di ben 35 specialità medicinali obbligatorie, è scattato immediato il provvedimento di sospensione dell’autorizzazione all’apertura da parte del Servizio Farmaceutico abruzzese. Al vaglio dei militari del NAS di Pescara un altro paio di farmacie, del pescarese e del Teramano, trovate anch’esse sprovviste di molteplici confezioni di medicinali, mentre per quest’ultima è stata inoltrata una segnalazione alla magistratura per la totale assenza della figura professionale del farmacista con esercizio abusivo della professione. Anche un deposito farmaceutico del chietino era carente di decine di specialità medicinali obbligatorie, all’ origine di analogo provvedimento sospensivo. Sanzioni anche per circa cinquanta farmacie che spedivano prescrizioni mediche non ripetibili prive dell’indicazione dell’intestatario. Le sanzioni elevate ammontano a circa 100 mila euro. Scoperte inoltre, nelle Province di Chieti, Teramo e L’Aquila, tre farmacie che impiegavano abusivamente test autodiagnostici per analisi del sangue. I Carabinieri del Nas, nell’ ambito degli accertamenti, hanno segnalato alle competenti Procure della Repubblica, i responsabili legali delle tre farmacie, per aver svolto illegalmente esami clinici, peraltro non contemplati dalla normativa ministeriale che disciplina le prestazioni analitiche effettuabili in farmacia. Per impedire tale esercizio abusivo i militari hanno sequestrato le apparecchiature di autodiagnosi, il cui valore valore è di circa 40 mila euro.