Omicidio Francavilla sabato l’autopsia. Verrà eseguita domani, sabato 14 gennaio, l’autopsia sul corpo di Monia Di Domenico, la 45enne di Pescara uccisa mercoledì pomeriggio a Francavilla al Mare , al culmine di una discussione con Giovanni Iacone, 48 anni, a cui lei aveva dato in uso un’abitazione di famiglia non più utilizzata.
All’ origine della lite 740 euro, cioè due mesi di affitti arretrati. L’esame autoptico verrà eseguito dal medico legale Cristian D’Ovidio, nell’obitorio dell’ospedale di Chieti. Il corpo della donna presenta più colpi alla testa, inferti con un sasso ornamentale che era nell’abitazione, e un profondo taglio alla gola, provocato presumibilmente con una scheggia di vetro. L’autopsia servirà a chiarire la causa esatta della morte. Mercoledì la donna aveva raggiunto l’abitazione di via Monte Sirente per chiedere i pagamenti arretrati. L’uomo non aveva i soldi ed è nata una discussione, poi degenerata. Il 48enne, secondo la ricostruzione degli inquirenti, avrebbe più volte colpito Di Domenico alla testa con un sasso. Poi lei sarebbe finita su un tavolo di vetro, andato in frantumi. In sede di interrogatorio Iacone avrebbe detto che la 45enne si sarebbe provocata il taglio alla gola finendo sul tavolo, ma gli investigatori non escludono che sia stato lui a colpirla con una scheggia di vetro. Il 48enne ha poi cercato di occultare il cadavere, trascinandolo in un lenzuolo dal primo al quarto piano, ma ai Carabinieri della stazione di Francavilla e della Compagnia di Chieti, che si occupano delle indagini supportati dai colleghi del Nucleo investigativo, è bastato poco per ricostruire l’accaduto. Arrestato subito dopo i fatti, Iacone ha ammesso le proprie responsabilità nel corso dell’interrogatorio davanti al pm Giuseppe Falasca.