Troppa burocrazia rallenta la ricostruzione a Sulmona. E’ quanto sostiene in una nota l’Ordine degli Ingegneri della provincia de L’Aquila. Un incontro congiunto fra Comune e uffici della ricostruzione per sollecitare soluzioni immediate in merito allo stato della ricostruzione post sisma a Sulmona: lo chiede il consiglio dell’ordine degli Ingegneri della provincia dell’Aquila che si è riunito oggi nell’aula per le assemblee dell’Associazione nazionale costruttori edili (Ance) a Sulmona.
Sarebbero oltre cento le pratiche ferme negli uffici del Comune, altrettante quelle bloccate nell’UTR 7 di Goriano Sicoli (L’Aquila). Pochissime le pratiche già processate le quali, benché finanziate, sono ancora in attesa di autorizzazione ultimativa, mentre risorse economiche restano infruttuose nelle casse pubbliche.
“I ritardi stanno danneggiando imprese e progettisti con centinaia di cantieri non avviati che potrebbero dare respiro all’economia cittadina, oltre che restituire le abitazioni ai cittadini” dichiara il vice presidente dei costruttori edili Marco Tirimacco, coordinatore dell’area peligna. Per Elio Masciovecchio, presidente dell’Ordine degli Ingegneri, il processo della ricostruzione post sismica è fuori tempo massimo e vanno rinforzati gli organici degli uffici attraverso un’azione immediata dell’Amministrazione comunale o tramite soluzioni alternative di emergenza. “Inutile cercare strategie particolari per muovere le economie dei territori se non si è in grado di attivare neppure i meccanismi ordinari”.