La grandinata ha colpito la costa abruzzese ha arrecato danni a cose e persone. Tanti gli accessi al pronto soccorso dell’ospedale di Pescara.
Sono 18 le persone finite in pronto soccorso a Pescara per le ferite riportate a causa dei chicchi di grandine, grandi come arance, caduti attorno a mezzogiorno sul capoluogo adriatico. Tra le persone arrivate in ospedale, anche una donna incinta, con ferite al volto e al capo. I pazienti hanno riportato contusioni e ferite, principalmente in testa le quali è stato necessario mettere punti di sutura.
Aggiornamento ospedale Pescara ore 20: riaprono le sale operatorie, ispezione sulle auto sommerse.
Nel nosocomio l’acqua ha invaso il piano terra e ha costretto allo stop delle sale operatorie. Sono in corso verifiche sugli ascensori per valutare se è possibile gestire le urgenze. Completamente allagati i seminterrati. Fuori uso le cucine, la farmacia e i parcheggi. Nel parcheggio dipendenti l’acqua ha raggiunto i due metri e sono decine le auto distrutte. Alcune persone sono riuscite a mettersi in salvo dai veicoli trascinati dall’acqua.
Una ventina di automobili sono sommerse da circa 2 metri d’acqua nel parcheggio dipendenti dell’ ospedale di Pescara, struttura di proprietà del Comune e gestita da una cooperativa. Il parcheggio, secondo le testimonianze, si è riempito d’acqua rapidamente. I sommozzatori sono in azione.
“Ragionevolmente non dovrebbero esserci persone nelle auto perché il guardiano ci ha detto che non c’era nessuno e le luci accese dei mezzi sono dovute al corto circuito provocato dall’acqua”, dice il direttore generale della Asl Armando Mancini.
La violentissima grandinata, che ha causato danni e feriti.ha riguardato gran parte della costa abruzzese e su Pescara il violento nubifragio ha fatto registrare allagamenti e strade ridotte a fiumi in piu’ punti del capoluogo, da piazza Duca degli Abruzzi alla zona dell’ospedale. Sos anche da via Parigi a Santa Teresa di Spoltore completamente allagata.
Si registrano almeno 30 o 40 centimetri di acqua, forse mezzo metro durante il nubifragio, in piazza della Rinascita, uno dei simboli della citta’ di Pescara. Si tratta della piazza centrale e piu’ grande del capoluogo adriatico. In tanti commentano l’evento sostenendo di non aver “mai visto una cosa del genere”. Dappertutto, in citta’ , si vedono persone che camminano lungo le strade con l’acqua fin sopra le ginocchia. Diversi anche i negozi e i locali al pianterreno allagati.
Grossa crepa si è aperta in via Di Sotto, in zona Colli, a Pescara: ecco la foto:
Le testimonianze dei cittadini e dei giornalisti: ” A Pescara sembrava un bombardamento”
Cittadini e alcuni giornalisti, impegnati in una conferenza stampa alla Regione Abruzzo, a Pescara, raccontano la violenta grandinata: “Sembrava un bombardamento. Improvvisamente gli allarmi hanno iniziato a suonare, le persone a correre e si sentiva il rumore dei vetri che si rompevano.
Stavamo salendo le scale quando abbiamo iniziato a sentire dei rumori ripetuti e violenti, come fossero colpi di arma da fuoco. Poi le finestre dello stabile si sono rotte. A quel punto abbiamo raggiunto l’uscita e, restando al riparo, abbiamo visto la grandine, grande come arance o palline da tennis, che cadeva con violenza sulle auto e in strada. C’erano persone che scappavano, automobilisti che percorrevano strade contromano per mettersi al riparo. Il fenomeno, violentissimo è durato circa cinque minuti. Poi è arrivata una pioggia intensa. Nei minuti successivi, girando per la città, lo scenario era apocalittico: ovunque vetri infranti, auto danneggiate, persone in lacrime”.
Disagi alla viabilita’ mentre i centralini dei vigili del fuoco e della polizia municipale sono andati in tilt per le numerose chiamate pervenute per le richieste di intervento. Nella zona dei colli, in via di Sotto, si e’ creata una frattura nel manto stradale e il sindaco Carlo Masci, ha attivato la somma urgenza per il ripristino. Il sindaco e’ in giro per la citta’ per gestire l’emergenza.
Il sindaco Masci spiega che “E’ stato attivato a Pescara il Centro operativo comunale (Coc) per gestire l’emergenza maltempo che in queste ore sta colpendo la citta’. Questi sono per chi avesse problemi o emergenze da segnalare:
0854283400
0854283250
0854283544Si registrano criticita’ un po’ dappertutto e la citta’ e’ impraticabile. Vigili del fuoco e polizia municipale sono al lavoro per liberare persone bloccate nelle auto in mezzo all’acqua. I tombini non riescono a scaricare l’acqua e le strade sono ridotte a fiumi”.
Il comandante della Polizia municipale di Pescara Carlo Maggitti, impegnato con i suoi uomini a gestire l’emergenza maltempo, afferma che si tratta di “Un fenomeno mai visto, mai ricordato. Ci troviamo di fronte ad una situazione meteorologica nuova. Ci sono situazioni di criticità un po’ in tutta la città stiamo intervenendo per liberare persone bloccate nelle auto in mezzo all’acqua, ma abbiamo difficoltà a muoverci con i nostri mezzi. Le strade sono ridotte a fiumi. I centralini dei soccorsi sono intasati.
Il servizio del tg8
Situazione a Montesilvano:
Disagi e danni anche a Montesilvano a causa dell’ondata di maltempo che si sta abbattendo sulla costa adriatica. Se la città è stata interessata solo marginalmente dalla violenta grandinata della tarda mattinata, il problema è l’acqua, anche nelle zone generalmente non soggette ad allagamenti. Dalle zone collinari sono scesi veri e propri fiumi di fango che hanno mandato la viabilità in tilt ed allagato locali, abitazioni e negozi. Attivato il Centro operativo comunale (Coc) per gestire l’emergenza. Chiusi i sottopassi. Il sindaco Ottavio De Martinis è in giro per la città insieme agli assessori Paolo Cilli e Alessandro Pompei.
Situazione a Francavilla al Mare, San Giovanni Teatino e nel Vastese:
A Francavilla al Mare, dove parecchie auto hanno riportato danni ingenti e diversi garage e scantinati sono allagati, è andato in tilt il centralino del Comune e il sindaco, Antonio Luciani, ha postato sulla pagina Facebook per le segnalazioni il numero 3291712325. Nel frattempo l’ente, come ha annunciato lo stesso Luciani, ha aperto il Centro Operativo Comunale (COC) e sta richiedendo lo stato di calamità naturale. Sempre a Francavilla sono attualmente percorribili i sottopassi di piazza Sant’Alfonso e Foro, gli altri sono chiusi. Transennati alcuni tratti della statale 16. Numerosi anche gli interventi del 118 in tutta la provincia per soccorrere e portare in ospedale persone ferite da vetri rotti e oggetti.
Allagamenti hanno richiesto l’intervento dei Vigili del fuoco anche a San Giovanni Teatino. A Vasto il sindaco, Francesco Menna, ha chiesto al Governo e alla Regione Abruzzo lo stato di calamità naturale. E’ un bollettino di guerra, con un lungo elenco di danni, la violenta grandinata e la pioggia che hanno colpito i comuni costieri del Vastese.
I sindaci Francesco Menna (Vasto), Tiziana Magnacca (San Salvo) e Filippo Marinucci (Casalbordino), che hanno attivato i Coc (Centro operativo comunale), chiederanno alla Regione Abruzzo e al Governo lo stato di calamità naturale per i danni subiti.
Chicchi grandi come arance hanno rotto parabrezza e lunotti delle auto, danni alle campagne e alle colture. A Vasto sono cadute tegole, sfondati tetti e lucernai, alberi spezzati e allagamenti a Vasto Marina dove in alcune zone manca la corrente elettrica. A Casalbordino un’auto è rimasta bloccata per l’acqua nel sottopasso ferroviario, il conducente è riuscito a liberarsi. Un camion, a causa del forte vento, si è ribaltato sulla Statale 16 nel tratto fra San Salvo e Petacciato (Campobasso).
A San Salvo Marina sono volati i gazebo che avrebbero dovuto ospitare, sabato e domenica prossima, la manifestazione del ‘Prodotto topico’; il lungomare è completamente allagato, tanti gli alberi con rami spezzati. A San Salvo manca la corrente elettrica nel centro storico. La polizia locale ha interdetto la circolazione nel sottopassaggio ferroviario nei pressi della vecchia stazione.
La situazione alle ore 19.30 descritta dal Tg8 e le previsioni dell’esperto meteo Giovanni De Palma:
LE RICHIESTE DI CALAMITA’ NATURALE:
Confcommercio Pescara chiede ai Sindaci della provincia di Pescara di attivarsi immediatamente nei confronti della Regione Abruzzo per richiedere lo stato di calamita’ naturale in seguito ai gravi danni causati dalle piogge e dalle grandinate di oggi.
Il presidente di Confcommercio Pescara Franco Danelli afferma:”Nei prossimi giorni saranno concordate con gli enti preposti tutte le possibili azioni per richiedere il risarcimento dei danni subiti. Gli uffici della Confcommercio sono a disposizione per ogni informazione al riguardo”.
Il capogruppo dell’Udc al Comune di Pescara Massimiliano Pignoli ha scritto una lettera al sindaco di Pescara Carlo Masci per chiedere al Comune di Pescara di attivarsi immediatamente, “e con l’urgenza che il caso merita”, per chiede al presidente della Regione Marco Marsilio di attivare l’Ente, per chiedere lo stato di calamità naturale dopo i danni causati dalla violentissima grandinata di questa mattina a Pescara”.
Il capogruppo Pignoli afferma:”Stiamo parlando davvero di una situazione emergenziale, causata da una grandinata che a memoria d’uomo non si ricorda in città. Parliamo di un fenomeno violentissimo che non ha precedenti e che ha causato feriti e il ricorso di diverse persone al pronto soccorso dell’ospedale civile, oltre a danni a macchine e abitazioni, ancora difficili da quantificare. Per questo ho deciso, come consigliere e amministratore della città, di dar seguito a questa richiesta al primo cittadino, dopo anche le numerose richieste di aiuto arrivate in queste ore da parte di tanti cittadini, sperando in una risposta positiva e immediata alla Regione Abruzzo”.
LE GRANDINATE DALL’INIZIO DELL’ESTATE:
Dall’inizio dell’estate 2019 si conta una media di sei grandinate al giorno, esattamente in doppio rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, con effetti devastanti sulle coltivazioni agricole colpite. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti sulla base dei dati ESWD (European Severe Weather Database) in occasione dell’ultima ondata di maltempo che si è abbattuta sulla Penisola. Dal Veneto all’Emilia Romagna, dalla Toscana fino alle Marche è già partita la conta dei danni che potrebbero ammontare a milioni di euro.
Ottanta interventi già eseguito, altrettanti, non urgenti, in lista d’attesa per essere evasi: sono i numeri dell’emergenza maltempo lungo la costa adriatica nelle province di Ascoli e Teramo. Preso d’assalto da telefonate il 115, con le sale operative dei vigili del fuoco che hanno coordinato il lavoro di circa 50 unità e numerosi mezzi dei comandi di Ascoli e Fermo, dei distaccamenti di San Benedetto del Tronto, Amandola e del presidio di Arquata del Tronto. Sono nove le squadre operative al lavoro in questo momento. Interventi si sono concentrati soprattutto lungo la costa per allagamenti, alberi caduti sulle strade, su auto nel Fermano, su un camion ad Ascoli (nessun occupante è rimasto ferito), tetti divelti, cartelloni pubblicitari, vetrate rotte. Nelle prossime ore è previsto un miglioramento delle condizioni meteo sia in provincia di Ascoli che in quella di Fermo.
Il presidente della Regione Marco Marsilio ” Stiamo valutando la richiesta di Stato di Emergenza Nazionale”:
“Ho seguito da Bruxelles, con attenzione e apprensione, l’ondata di maltempo che ha colpito diverse zone della costa abruzzese, rimanendo in costante contatto con la struttura di Protezione Civile regionale. Si è trattato di un’ondata che non ha mancato di causare numerosi danni e alcuni feriti, in particolare nelle città di Pescara e di Francavilla. Come Regione ci siamo subito attivati scrivendo alla Presidenza del Consiglio dei Ministri e al Capo Dipartimento della Protezione Civile come azione propedeutica, al fine di valutare una successiva richiesta di dichiarazione dello Stato di emergenza Nazionale ai sensi dell’art. 24 del Dlgs 1/2018 qualora ne ricorrano le condizioni. Da domattina sarà operativa una piattaforma dove i sindaci potranno segnalare i danni subiti nei propri territori.
A Pescara si sono registrati numerosi allagamenti, mentre la grandine ha causato danni a diverse automobili; a Francavilla la grandine ha danneggiato alcuni tetti di abitazioni privati, tanto da indurre il sindaco ad evacuare due famiglie dalle proprie abitazioni e sistemarle in un bed & breakfast. Sempre a Francavilla sono in corso controlli in una Rsa che ha subito danni al tetto. La Protezione civile regionale ha messo a disposizione dei sindaci la colonna mobile con i mezzi per l’emergenza idraulica. Sono stati aperti i Coc nelle città di Pescara, Francavilla, Montesilvano, Torrevecchia Teatina e Picciano dove i cittadini si possono rivolgere per segnalare situazioni di criticità”.
Aggiornamento da Pescara delle ore 18:
Il prefetto di Pescara Gerardina Basilicata, al termine della riunione convocata d’urgenza in Prefettura con il sindaco Carlo Masci e i vertici delle forze dell’ordine per fare il punto della situazione sulle situazioni più critiche, ha detto che L’emergenza che c’è stata fino intorno alle 18 a Pescara “riguardava la viabilità ordinaria e alcune zone come quella del parcheggio dell’ospedale. Abbiamo all’opera anche i sommozzatori della Guardia di Finanza e dei Carabinieri per verificare se ci siano persone rimaste nelle auto o in parcheggi invasi dall’acqua come nella zona dell’ospedale, ma al momento è tutto negativo.
Tutte le persone rimaste ferite nel corso della grandinata e recatesi in pronto soccorso sono in buone condizioni. Si è trattato di codici verdi per la cura di ferite lacero contuse alla testa. I centralini delle forze dell’ordine sono stati presi d’assalto e intasati da tantissime chiamate. Il Centro operativo del Comune di Pescara resterà aperto e tutti gli uomini delle varie forze dell’ordine sono al lavoro e continueranno ad esserlo per le prossime ore”.
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