Pescara, è morto Gabriele Pomilio

Pescara, è morto Gabriele Pomilio. Si è spento stamani all’ Ospedale civile di Pescara, dove era stato ricoverato per problemi cardiaci, Gabriele Pomilio 79 anni originario di Francavilla al Mare, pilastro della pallanuoto abruzzese ed imprenditore di successo. Pescara perde un grande uomo del mondo sportivo ed imprenditoriale.

All’obitorio dell’Ospedale Santo Spirito di Pescara sarà allestita la camera ardente. Una famiglia, quella dei Pomilio, votata allo sport ed all’imprenditoria. Pomilio fu tra i pionieri del mondo della comunicazione aprendo a Pescara una delle prime agenzie di marketing e pubblicità. Basket e pallanuoto le discipline che hanno visto primeggiare alcuni componenti della famiglia Pomilio.  Gabriele ed il figlio Amedeo, il primo ha inventato di fatto la pallanuoto pescarese, portandola dal nulla al tetto d’Europa, il secondo ne è stato grande interprete, collezionando trionfi per più di un decennio, tanto da mettere in bacheca vittorie in tutte le competizioni, nazionali e internazionali, alle quali ha partecipato. Gabriele Pomilio, classe 1938, fratello di Vittorio, iniziò quasi per caso la sua avventura agonistica in piscina. Con Pomilio, gli amici Estiarte, Pilota, D’Altrui e tutti i campioni del settebello delle meraviglie che portarono in alto la pallanuoto Pescarese. Dietro i trionfi c’era una città che si appassionava sempre più a questo sport. Eravamo a metà degli anni ’80, Gabriele con il suo carisma e la sua passione aveva la capacità di trascinare dentro i suoi progetti tutti, tra questi imprenditori di un certo calibro come Benetton, passando per Gianni Santomo e Gino Pilota, i loro soldi e le sue idee portarono la Sisley Pescara a vincere scudetti in serie e a conquistare tutti i maggiori trofei in Europa. Erano gli anni del Maradona della pallanuoto che lasciò Barcellona per venire a giocare a Pescara, Manuel Estiarte che in terra d’Abruzzo ha messo pure su famiglia, ma erano anche gli anni di uno dei più grandi portieri della pallanuoto mondiale, l’airone Francesco Attolico, e sono solo due dei grandi campioni che hanno indossato la calottina del Pescara, si potrebbe citare anche il figlio d’arte Marco D’Altrui, gli allenatori, in particolare Trumbic e Meckic, ed una lunga lista anche di  campioni locali come Andrea Papa, i fratelli Mammarella e suo figlio Amedeo, condottieri, questi ultimi, fino agli ultimi importanti successi con il marchio Walter Tosto. In altre parole Pescara era, grazie a Gabriele, la pallanuoto ed é stato triste quando, ormai stanco per le mille battaglie spesso purtroppo condotte in solitudine, ha deciso di chiamarsi fuori, perché la sua uscita di scena coincise con la scomparsa dai migliori palcoscenici del sodalizio sportivo, ora diviso in due società che arrancano tra tanti problemi tra serie B e A2. Ma il carisma di Gabriele era anche fatto di umanità e simpatia, quando scherzava amabilmente con i giornalisti, ironizzava su vizi e virtù di allenatori e giocatori e prendeva in giro i suoi dirigenti con la sua innata sagacia. Lo sport abruzzese, ed anche quello italiano, perde una figura autorevole, uno dei manager più illuminati che mai siano esistiti grazie al quale la pallanuoto é diventata in questo paese uno sport popolare, e il dispiacere più grande é che dopo di lui il nulla più assoluto. Ai figli Amedeo, Franca e Paola e alla signora Marizia le condoglianze della proprietà e della redazione tutta di Rete8. La camera ardente é stata allestita all’ospedale civile di Pescara e resterà aperta fino a tutta la giornata di domani, non é prevista funzione funebre secondo le ultime volontà di Gabriele Pomilio che ha chiesto di essere cremato.

IL RICORDO DEL PRESIDENTE DELLA REGIONE LUCIANO D’ALFONSO:

” Questo 2017 così pregno di eventi sfortunati vede spegnersi anche l’esistenza terrena di Gabriele Pomilio, leggenda dello sport e nume della comunicazione. Egli va ascritto alla ristretta cerchia di coloro che hanno dato immenso lustro alla propria terra. Gabriele ha saputo portare la pallanuoto abruzzese e nazionale a livelli stellari, vincendo tutto quello che poteva essere conquistato. Con lui abbiamo insediato l’associazione Amici della pallanuoto, che consentì risultati notevolissimi. Ha lasciato una fulgida traccia di sè anche nel campo della comunicazione, dando vita all’agenzia che porta il suo cognome. Oltre al professionista va ricordato l’uomo: buono, generoso e fonte di educazione permanente. Mio grandissimo amico, piango la tua dipartita e mi unisco al cordoglio della tua famiglia e dei tanti che ti hanno conosciuto e stimato. Mancherai non solo all’Abruzzo intero ma anche a tutti coloro che hanno saputo vedere in te la fiamma del genio.”

IL SERVIZIO DEL TG8: