Sgominata vasta rete di pedofili che operava anche in Abruzzo, 10 arresti. Con 10 arresti, 47 perquisizioni e il sequestro di un ingente materiale informatico con file prodotti mediante lo sfruttamento sessuale di minori, la Polizia di Stato di Trento ha sgominato una rete di pedofili che operava su una piattaforma Voip criptata.
Sono 48 le persone coinvolte in attività di produzione e condivisione di materiale illecito in ben 13 regioni: oltre al Trentino Alto Adige, Lombardia, Piemonte, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Marche, Lazio, Abruzzo, Puglia, Campania, Sicilia e Sardegna. Le indagini sono state condotte dai poliziotti della Sezione della Polizia Postale e delle Comunicazioni della Polizia di Stato di Bolzano, coordinate dal Centro Nazionale Contrasto alla Pedopornografia Online e dirette dalla Procura Distrettuale di Trento. E’ stata ricostruita una fitta rete di pedofili e pedo pornografi che, utilizzando il servizio di instant messagging criptato di un notissimo applicativo, ritenuto riservato e sicuro, aveva prodotto e scambiato numeroso materiale pedopornografico. Le indagini sono partite dall’arresto di un 38enne altoatesino, nel febbraio 2016: l’uomo era stato trovato in possesso di 4 Terabyte di materiale digitale (foto/video) contenente esibizioni pornografiche di minorenni. Le dichiarazioni rese dall’arrestato, che affermava essere materiale scaricato dalla navigazione internet, e quindi ceduto da soggetti dei quali non era in grado di indicare generalita’ od ulteriori elementi utili alla loro identificazione, hanno insospettito gli investigatori informatici della Polizia delle Comunicazioni i quali hanno individuato tra le prove digitali del computer in sequestro un abnorme utilizzo dell’applicazione Voip ed una impressionante rubrica composta da numerose decine di contatti.