Il Ministro Padoan oggi a Chieti. Organizzato dalla Presidenza della regione Abruzzo, dalla Fondazione PescarAbruzzo, dalla Fondazione Bertrando e silvio Spaventa e dalla Camera di Commercio, si tiene oggi pomeriggio presso il Teatro Marrucino di Chieti il convegno dal titolo “Silvio Spaventa: l’Abruzzo che pensa Italia”.
Al convegno hanno partecipato tra gli altri, il Ministro dell’Economia e delle Finanze, Pier Carlo Padoan ed il Vicepresidente del CSM, Giovanni Legnini. E’ stata l’occasione per riflettere sull’operato di un abruzzese illustre: nato nel 1822 a Bomba, Silvio Spaventa è noto per essere stato primo presidente della IV sezione del Consiglio di stato, da lui stesso auspicata come organo della giustizia amministrativa, e per aver elaborato nel 1876 il progetto di legge che prevedeva la nazionalizzazione della rete ferroviaria. Una figura ingegnosa come la sua può essere ispiratrice per disegnare gli assetti futuri del territorio.
A introdurre i lavori l’ex segretario generale della Cisl Raffaele Bonanni, presidente della Fondazione Spaventa; ci sono stati poi i saluti del sindaco di Chieti Umberto Di Primio, del presidente della Camera di Commercio teatina Roberto Di Vincenzo, del consigliere regionale con delega ai trasporti Camillo D’Alessandro, della senatrice Stefania Pezzopane, del presidente della Fondazione Pescarabruzzo Nicola Mattoscio e del presidente del Tar Abruzzo Antonio Amicuzzi. Il convegno é poi entrato nel vivo con gli interventi del rettore della LUMSA di Roma Francesco Bonini, del sostituto procuratore generale della Corte dei Conti Erika Guerri, dell’amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Renato Mazzoncini, del presidente della Regione Abruzzo Luciano D’Alfonso. Dall’intervento del Ministro del Tesoro Padoan:
“Si sta per concludere una legislatura, la prossima avra’ in dotazione uno stato dell’economa migliore rispetto a quello che questa legislatura ha ereditato e questo grazie al lavoro degli italiani, delle imprese, delle famiglie, anche un po’ per merito del governo. La visione che dovra’ accompagnare l’Italia nella prossima legislatura dovra’ intanto partire dal fatto che l’Italia e’ in ritardo e lo e’ stata per almeno due decenni nei confronti dei partners europei – ha aggiunto il ministro – una Italia che deve fare tesoro degli errori passati, dall’aver vissuto non solo una grande crisi finanziaria che finalmente sta finendo ma, ancor prima di questa crisi, di aver vissuto un periodo in cui si sono perse molte occasioni. Questa logica del declino si deve rovesciare totalmente basandosi sulle ricchezze del Paese che sono essenzialmente le ricchezze delle persone, il capitale umano. Questo e’ l’insegnamento che prendo essenzialmente dal pensiero di Silvio Spaventa, una visione da tradurre in cose pratiche”. In tal senso, il ministro ha ricordato la recentissima introduzione di un programma di lotta alla poverta’.
VIDEO: PADOAN PROMUOVE L’ABRUZZO
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