Incidente mortale Paganica, l’autopsia conferma i gravissimi traumi. Sono i gravissimi traumi riportati nell’incidente stradale di sabato sera all’Aquila presso l’incrocio tra le statali 17 e 261, alla periferia est, la causa della morte di Valentina Fiordigigli, aquilana di 27 anni travolta e uccisa da un’auto mentre, alla guida della sua, si immetteva sulla Ss 17.
Sono le prime indicazioni provenienti dall’autopsia eseguita oggi da Giuseppe Calvisi, anatomopatologo dell’ospedale “San Salvatore” del capoluogo, dove la giovane è arrivata priva di vita. Il verdetto completo dell’esame arriverà entro due mesi, mentre in una decina di giorni dovrebbe essere pronta la relazione della Polizia Stradale che si è occupata dei rilievi, stilata dall’ufficio Incidenti diretto dall’ispettore capo Antonio Mara. Nel pomeriggio è stato concesso il nulla osta del pubblico ministero titolare del fascicolo, David Mancini, per la riconsegna della salma alla famiglia. La camera ardente verrà allestita domani, martedì 7, a partire dalle 14, nella chiesa degli Angeli Custodi della frazione aquilana di Paganica. La comunità parrocchiale, di cui la ragazza faceva parte come catechista, vivrà insieme dei momenti di preghiera comunitari, in particolare una veglia, domani alle 21. I funerali saranno celebrati nella stessa chiesa mercoledì 8 alle 14.30. Secondo quanto appreso da fonti investigative, la velocità della berlina che ha travolto l’utilitaria della 27enne è stata stimata in 110-120 chilometri orari, più del doppio rispetto al limite di velocità che, in quel tratto, è fissato a 50. Nelle prime stime si era parlato di una velocità anche molto superiore, dato ora smentito. Intanto resta in ospedale il conducente dell’auto, un 46enne residente a Teramo, indagato per omicidio stradale, ma che ha evitato l’arresto in assenza di esigenze cautelari secondo il pm. Estratto dall’auto che si è ribaltata in una scarpata – insieme a un passeggero ventenne ferito più lievemente – per lui la prognosi è di 30 giorni. (ANSA).