Teramo, il Tar respinge il ricorso della TEAM. Inammissibile, per il Tar Abruzzo, il ricorso presentato dalla Teramo Ambiente Spa (società mista pubblico-privata che si occupa dell’igiene e del decoro urbano di Teramo città e numerosi comuni limitrofi), per nome e per conto dell’ex ad Luca Ranalli, in relazione ai crediti inesigibili.
Lo rende noto il Comune di Teramo. Con il ricorso, come sottolinea la stessa amministrazione, era stato chiesto l’annullamento della delibera con cui il consiglio comunale aveva approvato il Pef esercizio 2016 non inserendovi i crediti inesigibili del periodo 2007 – 2009, periodo nel quale la Team esercitava anche la riscossione, pari a 1.334.197 euro. “Entrambe le motivazioni addotte a sostegno del ricorso sono state respinte dal Tar e dichiarate inammissibili ‘per carenza di interesse a ricorrere’ – spiega il Comune – a dimostrazione che quello dell’amministratore delegato Ranalli era solo un tentativo di far pagare due volte la tariffa a chi di fatto l’aveva già pagata”. Il Comune sottolinea infatti come il Tar nel dispositivo chiarisca che “l’eventuale accoglimento del ricorso, ossia l’annullamento della delibera gravata nella parte in cui non è inserito il recupero dei crediti inesigibili, non determinerebbe l’esito sperato dalla società ricorrente, ossia la corresponsione da parte del Comune che incassa il gettito tariffario per il servizio di igiene urbana delle somme relative ai crediti inesigibili dichiarati dalla concessionaria..”, concludendo come “nessuna utilità la società ricorrente può trarre dall’accoglimento del ricorso”. “Sono soddisfatto della sentenza, che mette fine ad una querelle durata fin troppo con un dibattito sterile che ha portato via troppo tempo e distolto sia il Comune che la stessa Team – commenta il sindaco Brucchi – Quello dei crediti inesigibili è un tema attuale ed importante che ha coinvolto l’intero paese, tanto che il Governo ha posticipato i tempi alle società di riscossione per esercitare la loro attività. Cosi come altro tema attuale è la dichiarazione di reale inesigibiltà dei crediti non essendo sufficiente una semplice certificazione per imporre ai cittadini di pagare due volte la stessa tassa. La normativa è in evoluzione, vedremo cosa fare in futuro. Bene ha fatto questa amministrazione a non inserire i crediti inesigibili nella tariffa facendo valere le proprie ragioni e i propri diritti”.