Inaugurato a Isola del Gran sasso un centro per profughi. Un centro di accoglienza per richiedenti asilo politico, destinato ad ospitare fino a 24 persone. È quello inaugurato a Isola del Gran Sasso, con l’iniziativa promossa dall’associazione Salam, Ong che svolge attività di cooperazione internazionale in diversi paesi del mondo e che opera in collaborazione con enti internazionali come Usaim e Oim, ministero del Lavoro e con una fitta rete di realtà associative italiane e straniere.
L’apertura del centro nasce all’interno del progetto ‘Radici Culturali’. “L’accoglienza, seppur in cpa – afferma la presidente dell’ associazione Salam, Simona Fernandez – sarà organizzata come uno Sprar, ovvero cinque appartamenti autonomi, dove i ragazzi avranno a disposizione fondi economici e borse lavoro. Tali fondi verranno spesi in loco nell’acquisto di cibo, di prodotti per la quotidianità e di vestiario. Ma la cosa più importante è che verrà dato lavoro a otto tra ragazzi e ragazze di Isola del Gran Sasso che sono stati assunti con regolare contratto e che inizieranno a lavorare nell’accoglienza”. La sfida è quella di fare dell’accoglienza un volano per il rilancio di quei territori fortemente danneggiati dal sisma, promuovendo l’inclusione sociale attraverso la valorizzazione delle competenze dei migranti e creando delle cerniere tra loro e il territorio ospitante. L’apertura del centro è legata infatti alla creazione di percorsi turistici in montagna e riapertura delle vecchie strade della transumanza, ma anche di quelle quelle vie che in passato portavano i lavoratori verso i paesi dove sorsero i primi insediamenti industriali come le botteghe di ceramica di Castelli. I percorsi individuati saranno quattro e due di questi andranno a interessare la valorizzazione dei luoghi di culto del territorio come l’Eramo di Santa Colomba e la Casa di San Bernardo patrono di Teramo. “L’Ente Parco dei Monti della Laga si è reso disponibile a collaborare, consentendo il passaggio per la pulizia delle strade da parte dei beneficiari – spiega l’associazione – i quali creeranno anche una segnaletica stradale nelle varie lingue loro conosciute come inglese, francese e arabo”.
il solito schifo per sistemare qualche clientela parentela (8 ragazzi )e quindi voti(dei ragazzi e relative famiglie 30-40 voti che in un paese piccolo come isola fanno la differenza)…senza dimenticare che se prendono la residenza possono votare anche i migranti ,ossia altri 24voti e siamo a 60 ..fanno gola.. poi non dimentichiamo che sono iracheni kosovari e pakistani ed a nessuno di questi spetta per le norme europee l’asilo politico(tranne agli iracheni)ma rendono soldi alle ong..
non si dimentichi che iracheni,kosovari e pakistani sono tra l’altro le basi di reclutamento di ISIS quindi non è per nulla rassicurante..