Torre di Cerrano, nuovi atti di vandalismo. Ancora un gravissimo episodio di vandalismo si è verificato la scorsa notte nell’ Area Marina Protetta Torre del Cerrano.
Questa volta i vandali hanno agito a bordo di un fuoristrada che dopo essere entrato in spiaggia, nella zona della pineta del Cerrano a Silvi, ha sistematicamente distrutto il lavoro fatto da una settimana a questa parte dagli operai della AMP per posizionare paletti e funi a delimitazione dei preziosi ambienti di duna. Nel far ciò oltre a danneggiare una moltitudine di specie di piante protette è stato distrutto un nido di Fratino, specie rara e tutelata da direttive europee, che nidifica ancora in pochi punti ben conservati delle nostre coste. Diversi giorni prima, invece, qualche malintenzionato aveva pensato di rovinare uno dei cartelli di benvenuto dell’area protetta con il disegno di una svastica.
Un atto di grave intimidazione, denunciano in una nota i rappresentanti dell’Area Protetta, che travalica il semplice episodio e richiama alla mente scenari che vanno oltre la criminalità comune. Da qualche anno, infatti, l’AMP ed il Comune, insieme, stanno provando a riqualificare quella zona a nord di Silvi, preziosa da un punto di vista ambientale, ma lasciata per troppo tempo in abbandono. Evidentemente però qualcuno pensa al mare come “cosa sua”, per cui ritiene non solo di non dover avere regole sul demanio marittimo, ma non consente neanche che si possa pensare di migliorare le condizioni ambientali ed estetiche di quell’area.
“Siamo molto preoccupati – dice il presidente Leone Cantarini – perché questo episodio segna un vero e proprio cambio di rotta da parte di chi vuole usare quel tratto di mare solo per propri scopi, sottraendolo alla collettività. Si sta tentando in tutti i modi di screditare l’istituzione per tornare indietro di 15 anni. Noi non lo permetteremo”. Con un intervento immediato della Guardia Costiera-Capitaneria di Porto si è constatato il danneggiamento e si è provveduto ad operare le dovute denunce. Nei prossimi giorni l’Amp non solo coinvolgerà altre forze polizia, ma chiederà anche ufficialmente al Prefetto la convocazione del tavolo per la sicurezza e l’ordine pubblico. “Non ci faremo intimidire – spiega ancora Cantarini – soprattutto perché noi rappresentiamo tutte quelle persone (e sono la maggioranza) che credono nella salvaguardia della nostra costa e che non vogliono solo speculare sul nostro ambiente”.