Pescara, rimosse le prime biciclette dalle aiuole. Prime rimozioni lungo la Riviera a Pescara in seguito all’Ordinanza contro il parcheggio selvaggio delle biciclette ai pali della luce sulle aiuole. I cittadini chiedono che siano anche sanzionati coloro che procedono in bici sul marciapiede della Riviera.
A cosa serve avere cura del verde pubblico, spendere soldi per rimettere il verde ed i fiori sulle aiuole lungo la Riviera di Pescara, quando poi qualche incivile pensa bene di calpestare tutto per lasciare la propria bici incatenata sul palo della pubblica illuminazione? E’ quanto si sono chiesti i numerosi cittadini che quotidianamente assistono alla scena di decine di ciclisti che incuranti del verde e delle aiuole appena ripristinate, calpestano tutto per lasciare la propria due ruote assicurata al palo della luce. Ebbene qualcosa è cambiato.
“Nella giornata di ieri, infatti, sono state effettuate dalla Polizia Municipale con l’ausilio di un mezzo di Attiva le prime rimozioni delle biciclette legate ai pali e parcheggiate sulle aiuole del Lungomare Matteotti. Si dà così attuazione a tutti gli effetti all’ordinanza n. 126 firmata dal sindaco il 29 giugno, a cui hanno fatto seguito 10 giorni di tolleranza voluti dall’Amministrazione perché ci fosse la piena conoscenza delle nuove regole e non si arrivasse alle sanzioni che abbiamo favorito sia via Facebook che attraverso gli altri canali di comunicazione.
Prima delle rimozioni sono comunque arrivate anche nuove rastrelliere sulla riviera, proprio per evitare al massimo il carattere sanzionatorio dell’ordinanza. Ieri sono state portate sul lungomare nord 17 strutture a cui si sono aggiunti anche gli stalli rimossi da altre zone della città dove sono state collocate le 184 rastrelliere di nuova generazione e continueremo a potenziare ancora proprio per venire incontro il più possibile all’utenza.
Si tratta di un’azione di sensibilizzazione alla tutela delle aiuole appena riqualificate della riviera e un decoro che interessa il luogo più vissuto dalla città d’estate che deve essere vissuto in sicurezza.
Le bici rimosse sono state in tutto 18, i proprietari potranno recuperarle al comando della Polizia Municipale dove resteranno depositate per 30 giorni. Come da ordinanza, la proprietà potrà essere dimostrata con l’esibizione della chiave del lucchetto o delle combinazioni di apertura dello stesso se c’è o qualunque altro mezzo”.
Come il comune non sopporta biciclette parcheggiate dovunque? Dopo aver speso tanto per piste ciclabili sopra i marciapiedi, sopra gli alberi per invitare i cittadini a lasciare a casa le bici, dopo tanti anni che le biciclette sono state appoggiate ai muretti interni ed esterni degli stabilimenti balneari, adesso scattano le multe! E’ proprio incorregibile questa sindaco e la sua corte, non sa inventarsi altro che multe e punizioni per i cittadini! del vecchio una volta aveva risposto ad un cittadino alla domanda perchè mettesse le strisce blu , il buon baffone rispondeva “servono soldi per riqualificare le zone!” Mai detta più grande bugia: le zone sono rimaste “inqualificate”, sporche, e con strade rotte! Viva le amministrazioni odierne, loro sì che sanno come migliorare la vita(loro) e peggiorare quella dei cittadini!