Capodanno, Roccaraso la località più cliccata in Italia

Capodanno, Roccaraso la località più cliccata in Italia. E’ Roccaraso la località turistica più’ desiderata dagli italiani per le vacanze di Natale e di Capodanno di quest’anno.

Ad incoronare il comune abruzzese e’ stata una ricerca del portale web Subito.it (piattaforma on line con 8 milioni di utenti unici al mese) che ieri ha diffuso i risultati di un studio dedicato alla ricerca di case in montagne per le vacanze invernali 2017. Numeri che confermano anche i risultati di un’altra rilevazione diffusa dal portale Case Vacanze.it che vede Roccaraso in cima ai desideri degli italiani.

“Sono segnali incoraggianti che premiamo il lavoro che stiamo facendo – ha spiegato il sindaco di Roccaraso, Francesco Di Donato – per noi e’ un attestato di stima e di fiducia che arriva alla vigilia delle festività di fine anno che a Roccaraso fanno già registrare il tutto esaurito nelle strutture ricettive. Gli investimenti fatti per potenziare il sistema d’innevamento programmato – ha aggiunto Di Donato – ci hanno permesso di poter avviare la stagione sciistica già dal 30 novembre e questi dati confermano che i turisti hanno apprezzato la serietà e la qualità della nostra offerta turistica. Inoltre, al fianco dello sci – ha proseguito il sindaco di Roccaraso – abbiamo lavorato alacremente per garantire subito tanti servizi: il pala ghiaccio e’ stato riaperto in anticipo, la viabilità e i parcheggi sono in ottime condizioni, e’ stato allestito un programma di eventi in paese sia per l’apres-ski sia per le famiglie con i bambini. E’ un premio per la nostra programmazione e gli sforzi che abbiamo messo in campo. E poi – ha concluso Di Donato – ci sta premiando la scelta che abbiamo fatto di reindirizzare la promozione turistica sul web e sui nuovi canali di comunicazione che ci permettono di qualificare il messaggio che portiamo direttamente sullo smartphone di milioni di persone. Anche su questo versante, siamo scesi in pista e ci siamo messi a correre in anticipo e in netta discontinuità col passato”.

Fabio Lussoso: