Pescara, casa D’Annunzio ripulita dalle scritte. Al via pulizia speciale delle pareti di casa D’Annunzio dalle scritte dei writers. Blasioli: “Una missione della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni per restituire decoro al monumento”
Domani, martedì 28 Novembre, cominceranno degli speciali lavori di ripulitura delle facciate della casa natale di d’Annunzio dalle scritte e graffiti che sono comparsi nel corso degli anni, deturpando uno dei principali monumenti della città.
“Si tratta di un’azione necessaria, per la tutela di un bene così importante come la casa museo del Vate, che è un monumento nazionale – dice il vice sindaco e assessore alla Manutenzione Antonio Blasioli – ma anche di un dono che la Città riceve da parte della Chiesa di Gesù Cristo dei Santi degli Ultimi Giorni, che ha siglato una convenzione con Comune e Ministero per i Beni Culturali, al fine di rendere possibile questa particolare missione.
Grazie alla disponibilità della dirigente del Polo Museale dell’Abruzzo, Lucia Arbace, già da domani sarà possibile agire e riportare al decoro le facciate interessate dalle scritte e dai graffiti che sono comparsi sulle pareti chiare, lasciando un segno di inciviltà e vandalismo che con la cultura e con la street-art non ha nulla a che fare. L’intervento posto in essere dalla Chiesa si completerà con l’apposizione di una speciale vernice a protezione delle mura, che non consente la sovrascrittura, una sorta di patina che renderà non più violabili le pareti del monumento.
Mi corre di ringraziare Mauro Favilli, a capo di questa comunità religiosa, che sabato 2 dicembre si prepara a inaugurare la sua nuova sede in via del Santuario e di tutti coloro che ne fanno parte e che insieme hanno voluto esprimere attraverso questa attività il suo spirito di servizio nei confronti della città”.
“Abbiamo voluto compiere questo gesto perché siamo parte della città di Pescara – sottolinea Mauro Favilli – qui viviamo e ne apprezziamo la vivibilità. Far tornare la Casa Monumento di D’Annunzio ai suoi antichi fasti ci è sembrato il modo migliore per renderci utili e collaborare alla vita sociale della città. Il museo è stato la nostra prima scelta, per cui vogliamo ringraziare la dottoressa Arbace per la disponibilità e la collaborazione che ci ha assicurato affinché potessimo concretizzare questa particolare missione”