Spumante in classe al Classico, la solidarietà dei docenti. In merito alla vicenda della Professoressa del Liceo Classico di Pescara, che rischia una denuncia per aver portato in classe una bottiglia di spumante per festeggiare i 18 anni di una sua alunna, in una nota indirizzata al Direttore di Rete8, i docenti Ernestina Liberi, Fatima Leone, Antonella Cavaliere e Sara Volpe, esprimono la propria solidarietà
Gentile direttore, in merito all’articolo pubblicato dal suo giornale in data 20 maggio, noi, un gruppo di docenti del Liceo Classico di Pescara, intendiamo manifestare la nostra totale solidarietà nei confronti di una collega di indiscussa professionalità,onestà e dedizione alla scuola, oggetto di una evidente operazione di denigrazione mediatica. Ricordiamo che, nella complessa realtà della scuola odierna,la caratura professionale dei docenti, nonché la loro correttezza nel delicato ruolo di educatori, non può essere valutata con parametri miopi e tanto meno in condizioni “emotive” poco affidabili quali possono essere quelle di alcuni genitori che vanno”su tutte le furie”.
Chiunque si trovi ad operare oggi nella scuola, ed abbia a cuore la formazione dei nostri ragazzi, non può ignorare il difficilissimo compito di mediazione tra istituzioni,famiglie e alunni che qualunque insegnante è chiamato a svolgere. Ancora una volta rileviamo, con sincero accoramento,che, a fronte di un lavoro svolto con impegno,passione e fatica,sulla spinta di una motivazione ideale senza la quale questa professione non si può svolgere,la macchina del fango, o comunque la tentazione accusatoria non si fermano. Ribadiamo quindi la nostra convinzione della assoluta “incolpevolezza” della persona in questione, il cui gesto è stato dettato da una spinta emotiva, in condizioni davvero particolari. D’altra parte, gli stessi alunni, conclude la nota, per convenzione poco teneri nei confronti dei loro insegnanti, hanno in questa circostanza manifestato la loro piena solidarietà nei confronti della docente stessa.
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L'altro giorno ebbi a dire di quanto il Liceo Classico D'Annunzio di Pescara, in questi ultimi 30 anni fosse scaduto per la classe docente, non più all'altezza della cultura e della gloria passata! E' vero che gli insegnanti di ieri, per la verità, ormai tutti defunti, erano troppo"bacchettoni", erano padri e padroni, erano privi di socialità e comunicabilità con gli alunni, però lasciavano il segno :questi purtroppo , nonostante grandi difetti, non sono stati adeguatamente sostituiti! E' chiaro che il corpo docente, in nome di una solidarietà ridicola, si stringa attorno alla "sciagurata" collega! Non può essere tutto permesso in un'Italia fin troppo permissiva! La scuola dovrebbe "ancora" essere foriera di cultura e di buon esempio! Frequentare un Liceo classico o insegnare in esso non è solo un vezzo per dire "ci sono anch'io" è qualcosa di più ce l'hanno insegnato i grandi del passato Socrate, Platone, Orazio, il nostro Ovidio, Cicerone, Quintiliano i grandi storici Tucidide, Plutarco. Livio, Tacito Svetonio ecc.., i poeti greci Saffo, Alceo, Mimnermo, Pindaro ecc... Non dobbiamo fare feste commemorative o seminari per ostentazione, dimostrando di essere stati allevati dal latte di questa alta cultura! Comunque per concludere si può festeggiare un compleanno in classe, senza esagerare, permettendo agli alunni ma anche agli adulti che intervengono di bere al massimo coca cola, aranciate, pompelmo ecc ma non alcolici o superalcolici, questo non ce lo consigliano solo...i grandi del passato! David