Terrorismo, espulso il pakistano segnalato dalla Digos di Teramo. Inneggiava alla jihad. Il Viminale informa che quest’anno sono stati 76 gli allontanamenti effettuati.
Un cittadino pakistano 27enne è stato espulso oggi dal territorio nazionale per motivi di sicurezza nazionale. Lo fa sapere il Viminale. Con questo rimpatrio, il 76/o del 2017, sono 208 le espulsioni di soggetti gravitanti in ambienti dell’estremismo religioso eseguite con accompagnamento nel proprio Paese dal gennaio 2015 ad oggi. Lo straniero espulso era emerso all’attenzione della Digos di Teramo a seguito di una segnalazione che indicava la presenza su Facebook di un profilo ove risultavano postate immagini inneggianti alla Jihad. Il cittadino pakistano 27enne espulso oggi beneficiava dello status della protezione sussidiaria, revocatogli lo scorso 11 luglio. Lo fa sapere il Viminale. La protezione sussidiaria è uno status che viene riconosciuto dalla Commissione territoriale competente in seguito alla presentazione di domanda di protezione internazionale. Se il richiedente non può dimostrare una persecuzione personale ai sensi della Convenzione di Ginevra, che definisce chi è rifugiato, ma si ritiene che rischi di subire un danno grave (condanna a morte, tortura, minaccia alla vita in caso di guerra interna o internazionale) nel caso di rientro nel proprio paese, può ottenere la protezione sussidiaria. Dalle analisi investigative dell’account utilizzato dal pakistano erano risultate numerose foto ed immagini inneggianti all’Isis e a vari gruppi ed esponenti del radicalismo islamico di matrice sunnita nonché contenuti contro gli Stati Uniti d’America, Israele e l’India, oltre a vari screenshot relativi a diverse tipologie di armi. A conferma del suo profilo radicale, prosegue il Viminale, è stato accertato che l’uomo, in più di una circostanza, si era espresso in maniera fortemente critica nei riguardi di alcune donne che, durante una festa in Pakistan, avevano danzato in pubblico insieme ad altri uomini. Lo scorso 14 settembre lo straniero è stato trattenuto nel Centro per rimpatri ‘Brunelleschi’ di Torino ed espulso oggi con provvedimento di accompagnamento nel suo Paese per motivi di sicurezza nazionale con un volo decollato dall’aeroporto di Malpensa per Islamabad.
Ma povero pakistano, radicalizzato: ma lo sono tutti, apparentemente abborscono la violenza ma…..! Se è un musulmano non violento, come dicono i seguaci di Maometto(dove lo metto, nel tiretto o in un quadretto?), è naturale che inneggi al Jiad(alla santa guerra) o dica Allah è “in questo bar”! Ma poverini loro conoscono a memoria il corano, ma non il significato di esso! La loro piccola colpa è quella di essere rimasti fermi al 1200 dopo Cristo, non hanno neppure fatto scattare l’ora legale!