Che fine ha fatto il Calice di Toyo Ito? Il Comune di Pescara torna alla carica, invita l’artista in città per stabilire la destinazione definitiva dell’opera.
Il Comune di Pescara di nuovo alla carica e torna a invitare Toyo Ito in città perché sarà lui, e solo lui, in quanto realizzatore dell’opera, a dover dire dove dovrà essere collocato lo Huge Wine Glass e ancora prima se lo stesso dovrà essere riparato o se dovrà essere realizzata una nuova opera. Ancora in attesa del finale, dunque, la telenovela sul Bicchiere di Vino inaugurato nella centralissima piazza Salotto il 14 dicembre del 2008 e imploso il 16 febbraio del 2009. L’Amministrazione comunale, per bocca del vice sindaco Enzo Del Vecchio, fa sapere che dovrà essere trovata una soluzione, una volta per tutte, e che sarà proprio l’architetto nipponico a dover dire l’ultima parola. Intanto pare ci sia una proroga, almeno fino a marzo, per tenere a titolo gratuito l’opera rotta nei locali della Clax di Pomezia, l’azienda che materialmente ha realizzato lo Huge Wine Glass. Prosegue la causa civile, con la richiesta di due milioni di euro, intentata da Comune e Caripe, proprietari dell’opera, nei confronti della stessa Clax, mentre lo stesso Toyo Ito, comprensibilmente contrariato dalla mal riuscita dell’opera, si è tutelato grazie a un avvocato pescarese. Insomma, riuscirà il Calice del nipponico Toyo a (ri)trovare collocazione a Pescara? Sarà riparato e verrà realizzata un’opera nuova di zecca? Toyo Ito tornerà, in carne e ossa, a Pescara? Domande che potrebbero a breve trovare risposte per mettere la parola “fine” ad una telenovela infinita, per buona pace di Toyo Ito, soprattutto dei Pescaresi.
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