Manutenzione viadotti A25, indagati vertici Strada dei Parchi. Inchiesta procura Pescara, tra i 7 anche Ad di Strada dei Parchi.
Omessa manutenzione di viadotti dell’autostrada A25 – quelli denominati “Popoli”, “Bussi”, “Gole di Popoli” e “Svincolo di Bussi” – che avrebbe messo “in pericolo la sicurezza dei pubblici trasporti autostradali”. Per questi motivi i vertici di Strada dei Parchi Spa, tra cui il presidente del Cda, Lelio Scopa, e l’amministratore delegato, Cesare Ramadori, sono indagati nell’ambito di un’inchiesta della Procura di Pescara relativa ai lavori di manutenzione dell’autostrada A25. In sette sono indagati, a vario titolo, in concorso tra loro, per inadempimento di contratti di pubbliche forniture e attentato alla sicurezza dei trasporti.
Delle indagini, nate nel 2018 da un esposto di un’associazione ambientalista, si sono occupati i Carabinieri Forestali di Pescara. Oltre a Scopa e Ramadori, sono indagati il direttore generale di esercizio, Gino Lai, il direttore operativo, Marco carlo Rocchi, il direttore tecnico, Gabriele Nati, il suo predecessore, Mario Bellesia (in carica fino all’ottobre 2017) e il responsabile settore Viabilità, Manutenzione ed Ambiente, Marco Pellicciardi.
Forum H2O, SOA e Nuovo Senso Civico: ennesima conferma alle pesanti criticità che sollevammo nell’esposto da cui è partita l’inchiesta.
Apprendiamo dalla stampa che anche la Procura di Pescara, dopo quella di L’Aquila, ha concluso le indagini, condotte in questo caso dai Carabinieri-Forestali e avviate a seguito del nostro esposto del settembre 2018, sullo stato di manutenzione delle autostrade A24 e A25.
Anche in questo caso le ipotesi di reato sono gravissime. Due anni fa avevamo svolto numerosi sopralluoghi al di sotto dei viadotti di A24 e A25 presi a campione e avevamo realizzato un’accurata analisi dei dati economici su investimenti su manutenzione ordinaria e straordinaria da cui emergevano gravissime criticità, molte delle quali inequivocabili.
Il tutto per un’autostrada costosissima per gli utenti. Pile dei viadotti e impalcati con ferri scoperti e cemento che si sbriciolava sotto alle nostre dita, con animali domestici e selvatici, da orsi a vacche, che entrano periodicamente sull’autostrada con gravissimi rischi per l’incolumità degli automobilisti.
Per questo presentammo un corposo dossier a 9 procure tra Abruzzo e Lazio, con tanto di immagini drammatiche.
Ovviamente il percorso penale di questa inchiesta farà il suo corso per valutare le eventuali responsabilità. Restano i fatti e le problematiche enormi, sottaciute da troppi soggetti, pubblici e privati. Ricordiamo le accuse nei nostri confronti proprio da Strada dei Parchi che negava pure davanti all’evidenza.
Purtroppo dobbiamo constatare che permane una diffusa mancanza di trasparenza attorno a infrastrutture fondamentali per la vita dei cittadini. I dati sulla gestione dovrebbero essere resi pubblici proattivamente dal Ministero perché i cittadini hanno il diritto di sapere se e come sono spesi i soldi su infrastrutture pubbliche date in concessione ai privati che ci lucrano.