Processo Bussi: oggi i Pm depositeranno il ricorso in Cassazione, a un anno della sentenza emessa il 19 dicembre scorso dalla Corte d’Assise di Chieti.
A quasi un anno dalla sentenza emessa il 19 dicembre scorso dalla Corte d’Assise di Chieti riguardante la mega discarica di rifiuti tossici, rinvenuta nel marzo 2007, a Bussi sul Tirino, e a poco piu’ di otto mesi dal deposito delle motivazioni, verra’ trasmesso oggi alla Suprema Corte di Cassazione l’intero e corposo fascicolo riguardante il procedimento. Il lungo tempo trascorso e’ dovuto alle questioni legate ai complessi adempimenti di cancelleria post dibattimento. In primo grado la vicenda per i 19 imputati (tutti ex dirigenti e tecnici in vario modo legati a Montedison), per i quali i pubblici ministeri di Pescara, Anna Rita Mantini e Giuseppe Bellelli, avevano chiesto condanne che andavano tra i 12 anni e 8 mesi e i 4 anni, si e’ conclusa con l’assoluzione perche’ il fatto non sussiste dal reato di avvelenamento delle acque, mentre per il disastro ambientale derubricato da doloso in colposo e’ stato dichiarato il non doversi procedere per intervenuta prescrizione. Il ricorso dei pm, depositato nei termini di legge, per chiedere l’annullamento con rinvio della sentenza riguarda tutti gli imputati, tranne Maurizio Piazzardi per cui l’accusa in primo grado aveva chiesto l’assoluzione.
“Quello che chiediamo alla nostra giustizia – sottolinea l’avvocato Tommaso Navarra, che rappresenta le parti civili WWF e Legambiente – e’ un cambio di passo. Sono passati troppi anni e continuano a passare troppi mesi, anche per semplici adempimenti burocratici. Il processo Bussi e i fatti che ne costituiscono l’oggetto – conclude l’avvocato – impongono una maggiore rapidita’”.