L’ambasciatore di Polonia Tomasz Orlowski, ha consegnato onorificenze di Stato all’ex sindaco di Cassino, Giuseppe Golini Petrarcone, e allo storico abruzzese, Marco Patricelli, in occasione della festa nazionale che commemora il 226 esimo anniversario della Costituzione.
Era il 3 maggio del 1791, quando nacque la Costituzione polacca, la prima in Europa e la seconda al mondo dopo quella americana. Patricelli e Golini Petrarcone sono stati insigniti con l’onorificenza dell’Ufficiale nell’Ordine al Merito della Repubblica di Polonia conferita loro dal presidente polacco Andrzej Duda come riconoscimento e ringraziamento per l’amicizia e l’impegno in favore della Polonia e dei polacchi. Giuseppe Golini-Petrarcone, due volte sindaco di Cassino, si è distinto per il suo impegno in favore della memoria dei soldati polacchi che durante la 2/a guerra mondiale lottarono per la liberazione a fianco degli alleati. Oltre mille di questi soldati persero la vita nella sanguinosa battaglia di Montecassino in cui, sotto la guida del generale Wladyslaw Anders, riportarono una vittoria che cambiò il corso della guerra. Grazie a Golini Petrarcone una delle piazze di Cassino, antistante il Museo Historiale, è stata intitolata al generale Anders, comandante del 2/o Corpo d’Armato Polacco. Marco Patricelli, storico, docente, scrittore e giornalista, è un autorevole e appassionato studioso della storia contemporanea della Polonia e uno dei suoi più dediti divulgatori in Italia e autore di numerose pubblicazioni sulla Polonia nel periodo del secondo conflitto mondiale. Una sua opera per tutte rimane di straordinaria importanza: il libro ‘Il volontario’, uscito nel 2010 in Italia, e poi in altri paesi, che ripercorre la vita di Witold Pilecki, ufficiale polacco che per primo denunciò all’Occidente i crimini che venivano compiuti nei campi nazisti tedeschi di sterminio. Il testo di Patricelli è stata la prima biografia di questo eroe dimenticato anche in patria, vittima di due regimi totalitari, prima prigioniero dei tedeschi ad Auschwitz, poi detenuto nel carcere polacco della polizia comunista, dove fu giustiziato.