Dal Governo 16 milioni per salvare il bilancio a L’Aquila. Ma serve una legge a giugno. Cialente traccia un percorso con il Prefetto: verrà approvato un bilancio “vuoto”
Serve una legge per erogare i 16 milioni di euro che i sottosegretari Paola De Micheli e Claudio De Vincenti hanno accordato al Comune per salvarlo dal default e dallo scioglimento. L’approvazione avverrà a giugno, ma le casse comunali (e la consigliatura) saranno messe in salvo.
“Questa mattina ho parlato con il Prefetto” ha dichiarato il sindaco Massimo Cialente. “Il giorno della firma a Roma saremo in grado, un’ora dopo, di approvare in giunta un emendamento che sarà il bilancio vero alla luce di questo accordo”. In Consiglio comunale va dunque il bilancio così come è stato approvato, totalmente vuoto. Un bilancio lacrime e sangue, iniziato con l’aumento della tari del 20% e terminato con l’azzeramento di tutte le voci a disposizione per cultura, sport e turismo. Cialente ha anche piegato di aver cercato un accordo con il governo centrale per capire le previsioni del piano progressivo di sostegno parametrato al rientro dei cittadini aquilano in centro storico.
Per la senatrice Pd Stefania Pezzopane “Sedici milioni di euro sono un ottimo risultato. E consente di compensare le minori entrate e le maggiori spese che il comune dell’Aquila dal 2009 e’ costretto a sopportare. Anche questa volta il governo ha mantenuto gli impegni presi con L’Aquila e i comuni del cratere, stanziando le risorse necessarie per salvare i bilanci degli Enti. Non ho mai avuto dubbi che tutto sarebbe andato nella giusta direzione – prosegue Stefania Pezzopane – D’altronde il governo Renzi aveva espresso chiaramente la sua volonta’ di sostenere anche quest’anno i bilanci del Comune dell’Aquila e di quelli del cratere”
Le dichiarazioni di Cialente
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